Da anni, ormai, i cittadini dell’intera fascia jonica cosentina hanno dovuto fare i conti con una serie di scelte politiche e aziendali che, purtroppo, hanno penalizzato, ulteriormente, il territorio con la chiusura delle stazioni ferroviarie e la soppressione di numerosi treni a lunga percorrenza che collegavano la Calabria al resto della penisola italiana. 

Fra questi, dunque, vi erano il Crotone-Milano, il Crotone-Torino P.N., il Crotone-Roma che permettevano ai tanti emigranti di raggiungere i loro rispettivi luoghi di origine in treno. Oggi, invece, questi sono costretti a viaggiare a bordo di autobus di linea interregionali per spostarsi dal nord al sud. Le stazioni ferroviarie, dopo la loro chiusura messa in atto da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), sono abbandonate (vedi foto) in cui non esiste una curata pulizia e manutenzione. I cittadini dell’intero territorio, dopo il consiglio comunale congiunto tra i comuni di Rossano e Corigliano in cui si è discusso sulla carenza di infrastrutture in materia di mobilità nell’intera fascia jonica cosentina e calabrese, sono favorevoli alla realizzazione della metropolitana leggera che collega Sibari a Crotone, al fine di favorire un collegamento veloce con l’aeroporto della città pitagorica in modo tale da raggiungere, in poche ore di volo, le diverse città del centro-nord Italia e alcune nazioni europee. I comuni di Rossano e Corigliano, nell’ultimo consiglio comunale congiunto di lunedì 21 luglio 2014,  hanno redatto un documento, votato all’unanimità, riguardante la richiesta alla Regione Calabria di inserire nella programmazione dei fondi della Comunità Europea, per il periodo 2014-2020, il piano di realizzazione della metropolitana di superficie moderna, sicura, funzionale del tipo di quelle già esistenti in diverse città italiane ed europee che dovrà collegare Sibari a Crotone utilizzando la rete ferroviaria già esistente. La metropolitana leggera, una volta realizzata e pienamente funzionante, servirà ad alleviare i disagi di quanti vivono in questo lembo di Calabria.

ANTONIO LE FOSSE