Apprendiamo da fonti giornalistiche che, nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha decretato lo Stato di calamità naturale a seguito dell’alluvione che si è abbattuta nella nostra Città il 12 Agosto u.s.. Una notizia di notevole importanza che, alla luce di quanto emerso, effonde speranza nei confronti di tutti quei cittadini i quali hanno patito ingenti danni alle proprie abitazioni e automobili.

Il Sindaco Antoniotti, nell’immediato, ha largito una pronta e giusta dichiarazione su tale notizia affermando che: “…Un atto dovuto da parte del Governo centrale, che ha riconosciuto la situazione di grave criticità in cui si è ritrovata quest’area della Calabria…”.
Orbene, al di la delle paradossali contestazioni avvenute nei giorni a seguire da parte di una certa frangia politica titolata e non solo, ci rendiamo conto che la nostra Città è riuscita in poco tempo a risollevarsi dalle macerie più oscure.
Il merito di tale risultato, sicuramente, va accreditato a una popolazione fiera, forte e compatta la quale ininterrottamente ha spalato centimetri di fango per le vie del nostro lungomare tristemente distrutto e devastato.
Un popolo completamente ferito nell’onore ha saputo ben coniugare, in questa immane tragedia, elementi essenziali quali la solidarietà, l’orgoglio d’appartenenza territoriale e la voglia di risollevare una Città umiliata dal fango e dai detriti.
Un plauso, ovviamente, va a tutte le forze dell’ordine, alla protezione civile e agli enti che per giorni hanno largito un contributo non indifferente. Un forte ringraziamento, sicuramente, va al nostro Sindaco il quale, senza sosta, si è prodigato nel ripristinare ordine e pulizia nella Città.
Auspico, in conclusione, che il governo mantenga le promesse e risarcisca, in primis, quella parte di popolazione ingiustamente colpita dall’alluvione evitando di tradire le loro giuste istanze e prerogative e, in secundis, aiuti la Città di Rossano al fine di poter avviare i lavori di ricostruzione di quei luoghi distrutti dal nubifragio.