Sanità, Viabilità, Occupazione, Turismo ed Enel, quale polo tecnologico… Sono alcuni dei temi di cui si è discusso durante la riunione tenutasi presso la sede del partito UDC di Rossano. All’assemblea, oltre alla base del partito, hanno partecipato il presidente provinciale Cataldo Russo ed esponenti di maggiore rilievo del partito crociato rossanese. I lavori sono stati coordinati dal riconfermato Segretario Giovanni Caruso, significando che non c’è una parcellizzazione del partito e non si può parlare di una parte dell’UDC, ma di coerenza e continuità politica.
Le problematiche territoriali e i continui scippi alla nostra comunità hanno dettato i punti all’ordine del giorno che durante l’incontro sono stati analizzati e discussi, portando al confronto ed alla scelta di una linea comune.
Oltre alle problematiche che affliggono in maniera sempre maggiore il nostro territorio e la Città rossanese, ampio spazio è stato dato alla possibile fusione dei comuni di Rossano e Corigliano, che ha trovato nel partito dell’UDC un valido sostenitore. Lo stesso presidente provinciale, che fino ad ora non ha manifestato alcuna opinione riguardo la fusione, grazie a questo confronto ha avuto modo di poter valutare i vantaggi che questa potrebbe offrire al territorio, dichiarandosi quindi favorevole alla fusione.
Nella discussione è stato ribadito che la linea politica del partito in vista delle prossime elezioni comunali, ove mai ve ne fosse bisogno, è quella della coerenza e della continuità politica di un percorso intrapreso da maggio 2011 sostenendo la candidatura di Antoniotti.
Sono questi gli argomenti che nell’incontro sono stati affrontati e discussi nel pieno rispetto delle posizioni dei presenti con un confronto tranquillo, sereno e costruttivo, contrariamente a quanto pubblicato sulla stampa, volendo far intendere che l’incontro abbia avuto risvolti totalmente diversi.
Pertanto, ribadiamo, nel rispetto delle regole democratiche, che ha sempre contraddistinto il nostro partito, quanto deciso nell’incontro del 23 ottobre 2015 che aveva all’unanimità di continuare il percorso intrapreso nel maggio 2011.
Chi, invece, non ha rispettato tale deliberato, intraprendendo altre vie o altri percorsi diversi dal deliberato ultimo, si è collocato automaticamente fuori dal partito. L’UDC di Rossano, 08/02/2016