L’assemblea del Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio che si è tenuta sabato 20 Febbraio ha ribadito la totale ed unitaria contrarietà al bando per lo smaltimento di rifiuti all’estero emanato dalla Regione Calabria negli anni di Scopelliti e resuscitato negli ultimi mesi dall’Amministrazione Oliverio.
Si tratta di un bando che, lo ricordiamo, farebbe convergere sulla sibaritide tutti i rifiuti eccedenti della provincia di Cosenza, ovvero 750 tonnellate al giorno di tal quale. Ricordiamo che nel 2014 l’argomento principale della giunta regionale che emanò quel capitolato d’appalto era l’incombente emergenza e lo stato di crisi sanitaria che sarebbe scaturita qualora il bando non fosse andato in porto. Ricordiamo che, grazie alle proteste del Comitato, dell’intera società civile e delle istituzioni della sibaritide, il bando venne successivamente ritirato – col pretesto di un cavillo burocratico – e che l’indomani non accadde assolutamente nulla, fatto che dimostrò inequivocabilmente che questo appalto rappresenta una mera speculazione economica alle spalle dei cittadini calabresi e soprattutto di questo territorio.
Ricordiamo che all’epoca il Presidente della Provincia Oliverio prese una posizione di netta contrarietà, facendo ovviamente campagna contro Scopelliti, mentre ora, da Presidente della Regione, resuscita questo bando passando direttamente all’assegnazione a quelle stesse aziende che parteciparono al bando due anni fa. All’epoca questo territorio riservò un trattamento speciale a Scopelliti, Pugliano e Gualtieri, quello stesso trattamento non potrà non essere riservato anche al camaleontico presidente Oliverio.
L’assemblea si è quindi data un termine di 10 giorni per permettere alla Giunta Regionale di rivedere la propria posizione e ritirare definitivamente questo scellerato capitolato d’appalto. In caso contrario saremo costretti ad una nuova, grande ed unitaria mobilitazione. Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio