E’ mancato l’apporto sostanzioso del Sud per far vincere il centrodestra. La LEGA ,con l’appoggio del MNS , e FDI hanno evitato il ”peggio pentastellare”. In voti assoluti alla Camera, il centrodestra(con la Lega di Salvini al 17,3% che sorpassa Forza Italia ferma al 14%) guadagna 1,9 milioni di voti rispetto al 2013 perché’ domenica scorsa ha ottenuto il consenso di quasi 12 milioni di italiani. Invece il Pd, che si ferma a quota 6 milioni e 103 2 mila voti, ha perso il favore di 2 milioni e 613 mila elettori.
Un milione di elettori ”persi” dal Pd,(secondo un report dell’Istituto Cattaneo) , buona parte al Sud, sono andati ai 5 Stelle. Prima considerazione: la componente di destra del centrodestra si avvia a caratterizzarsi come ”Nuova Destra”, ovvero un ”Polo sovranista” nel quale ritrovarsi con le proprie identità’ la Lega, Fratelli d’Italia e Movimento Nazionale per la sovranita’. Lo spostamento, in modo alquanto cospicuo, di elettori del Pd, delusi dal ”moderatismo renziano’, mettono una forte ipoteca ideologica di sinistra al movimento di Grillo-Casaleggio-Di Maio, ai quali indicano anche qual’e’ l’effettiva direzione da seguire per le consultazioni per il nuovo governo. Il Movimento grillino si toglie la patina di movimento post-ideologico, per essere un movimento ideologico della sinistra. Si ritorna, dunque, al bipolarismo? Da una parte un ”polo sovranista’ che esercita una premiership in un’area vasta di centrodestra, dall’altra una ”Nuova sinistra” con la premiership 5 Stelle?
Seconda considerazione: la maggior parte degli elettori Pd ha concorso alla forte avanzata al Sud del movimento di Grillo, in quelle regioni che sono governate dal partito di Renzi. L’impasto dell’esca grillina e’ stato un insieme di ”tematiche socio-economiche” in una terra dove la disoccupazione e’ ancora una piaga ed il disagio sociale e’ largamente diffuso”.
In questo ”impasto” c’e’ anche la componente dell’essere antiestablishment , contro la classe politica meridionale, incapace oggi come non mai di interpretare la ”questione meridionale”. Ma la componente più’ ”attrattiva” e’ stata quella di promettere il cosiddetto ”salario di cittadinanza”, ovvero un reddito dove il reddito scarseggia o non c’e’, in una consolidata pratica di assistenzialismo che e’ perfettamente in sintonia con la logica -socio-economica della sinistra.
C’e’ un altro dato, seppure meno consistente, ma comunque indicativo: una parte dei voti guadagnati dalla Lega arriva dai Cinque Stelle delusi: emerge, cioè’, una componente ex M5S che ha scelto La Lega, individuata nell’area del centrodestra, come la forza politica che garantisce coerenza e rispetto di impegni sui temi della sicurezza, dell’immigrazione, delle politiche sociali. Il che potrebbe voler significare che un maggior impegno, in particolare al Sud, ( Matteo Salvini rappresenta la Calabria al Senato) non soltanto della ”Nuova Destra”-Polo sovranista ma di tutta l’area del centrodestra rinnovata e rigenerata, possa svuotare, specie al Sud, il guscio dei pentastellari.
Domenico Campana