Ieri sera in una piazza Le Fosse di Rossano un po’ umida in una domenica di tempo mutevole tra un microfono che faceva le bizze e una buona presenza di cittadini ansiosi di stringere le mani ai nuovi rappresentanti del popolo di Corigliano-Rossano e della Sibaritide, ecco, ieri sera ho assistito a una scena che non mi va di dimenticare tanto facilmente.I neo deputati e senatori(Forciniti, Scutellà, Sapia, Abate) , prima ognuno ha parlato si è fatto conoscere , ha salutato i cittadini e poi ciascuno di loro si è mischiato nel popolo presente ed ha cominciato a stringere le mani a tutti a conoscere ciò che la gente vuole da loro .
Si sono definiti “Portavoce” dei cittadini e speriamo che rimangano sempre tali, hanno chiesto ai cittadini presenti di dare una mano di partecipare alla vita politica del territorio per cambiare insieme le sorti della nostra zona.Una “agorà” un “incontro nell’agorà” ha detto Elisa Scutellà, ricordando la piazza di Atene dove gli ateniesi discutevano delle leggi da approvare per il loro governo. Ebbene in quella piazza, in quell’agorà, dove si discuteva insieme tra cittadini ho trovato persone che mi hanno ricordato di avere avuto sin qui idee diverse dalle mie( io vengo dall’ambientalismo e mi sono sempre battuto contro i danni dell’inquinamento compreso quello della centrale Enel di Rossano) eppure di essere qui a discutere per voler cambiare il nostro paese. Proprio questo è il motivo per cui non dimentico facilmente l’incontro di ieri sera: perché quando c’è l’incontro tra idee , motivazioni e culture differenti che si mettono insieme a ragionare e discutere per migliorare il paese c’è sempre qualcosa di utile per tutti , per il futuro di noi stessi e dei nostri giovani che oggi soffrono e sono costretti ad emigrare. Per quel poco che so io di questa città, Rossano, che penso che sia comune a molte altre cittadine di tutto il meridione italiano, ritengo a occhio e croce che nei prossimi mesi se non ci saranno delle risposte anche urgenti da parte del governo la situazione precaria in cui vivono molte attività economiche e commerciali, costringerà all’emigrazione diverse centinaia di persone, non so quante, ma si palpa nell’aria. Ecco spiegato il plebiscito a favore dei 5 stelle nel sud, che non ha precedenti nella storia d’Italia, e che i mass media, con poche eccezioni stentano a riconoscere e di cui non vogliono prendere atto: la sofferenza nella carne viva delle famiglie con figli e non, in tutto il mezzogiorno d’Italia. Ricordo che ad ogni campagna elettorale “gli onorevoli” quando venivano a parlare nelle piazze(che oggi non hanno più il coraggio di affrontare) scendevano dal palco ( il piedistallo?) e stringevano le mani ai pochi cittadini che attorniavano i fedelissimi e poi insieme a loro chiudevano la serata in un ristorante se va bene, oppure scappavano via per andare da un’altra parte. Poi non si vedevano per cinque anni. Ieri sera, invece i neo parlamentari dopo avere parlato sono rimasti tra la gente a parlare a farsi conoscere ad ascoltare a stringere la mano a tutti. Questo mi è piaciuto, perché significa che vogliono rimanere saldamente ancorati nelle radici da cui provengono. E’ una piccola cosa, è vero, sono appena stati nominati, è altrettanto vero, ma speriamo di averli sempre qui ad ascoltare i cittadini e a confrontarsi con tutti. E, altro aspetto, non secondario, ne abbiamo quattro per 150.000 abitanti tutti dello stesso partito uno ogni trentasettemila cittadini, una percentuale che poche zone d’Italia in questo momento possono vantare( forse qualcuna in Sicilia o in Campania): ed abbiamo un’occasione storica per la Calabria jonica che dobbiamo con intelligenza sapere sfruttare a favore di tutte le popolazioni calabresi.
FABIO MENIN