“Indignatevi di fronte allo scempio quotidiano del principio di legalità. Osate cambiare. Ribellatevi, ragazzi, con tutte le vostre forze all’illegalità, all’arroganza, alla sopraffazione ed alla prepotenza. Alla legge della forza opponete la forza della legge.” Le coinvolgenti parole che Francesco Marzano, già Presidente della Corte di Cassazione IV sezione Penale, ha proferito con forza e speranza ai tantissimi ragazzi che in silenzio lo ascoltavano.
Un convegno su un grande tema che si è tenuto presso l’IPSEOA – Istituto d’Istruzione superiore Majorana, martedì 8 maggio scorso “La legge della forza, la forza della legge”.
Un incontro fortemente voluto dalla dirigente scolastica Pina De Martino e dal professore Francesco Stigliano che hanno evidenziato l’impegno sinergico degli alunni nel voler comprendere i meccanismi normativi, ma anche umani che determino lo scatenarsi dei fenomeni criminosi.
Di fronte ad un attento e giovanissimo pubblico si sono alternati gli interventi di alcuni dei più importanti esponenti calabresi in materia di legalità. Hanno parlato ai ragazzi semplicemente, in maniera diretta e chiara, fornendogli però enormi spunti di riflessione: il Procuratore Capo del Tribunale di Castrovillari Eugenio Facciolla che ha raccontato ai giovani uditori le criticità di un sistema complesso, l’impegno delle istituzioni per ristabilire i principi di legalità e le novità che presto saranno rese note riguardanti le indagini sulle responsabilità che hanno causato i danni durante l’alluvione dell’agosto 2015 alle nostra comunità, perché credere nella giustizia vuol dire sentirsi tutelati nell’esercizio dei propri diritti e doveri, nell’essere cittadini corretti e responsabili, invertire quella tendenza delinquenziale in cui versano già troppi comuni calabresi.
Il Dirigente regionale della protezione civile Carlo Tansi ha raccontato loro dei cambiamenti in atto nella nostra regione ed evidenziato che se si può, a torto credere che la legge degli uomini possa essere aggirata attraverso l’abusivismo ed i condoni grazie alla connivenza di amministratori e tecnici disonesti ma non ci si sottrae mai alla legge della natura. Con la nuova legge di protezione civile (entrata in vigore lo scorso gennaio 2018) il cittadino è parte fondamentale in questo processo di cambiamento e di informazione ed i ragazzi rappresentano quella speranza e quel vettore di informazioni e giusti comportamenti che si trasferiscono alle famiglie ed alla collettività. Insomma è sempre più chiaro, come ha ricordato il dirigente, che chi rispetta la legge si auto tutela e tutela i suoi vicini, perché chi costruisce a norma può dormire sonni tranquilli chi viola le norme deve avere il terrore del terremoto.
Il Capitano Francesco Coppola, comandante Compagnia Guardia di Finanza di Rossano, ha guardato i ragazzi presenti con grande speranza, ricordando loro l’importanza dell’esperienza derivante dalle manifestazioni sulla legalità, come una possibilità in più che ai giovani delle generazioni passate non è stata data. Ha esortato i ragazzi ad essere curiosi e a porsi molte domande. Partendo dal punto fermo che l’illegalità crea il malfunzionamento delle strutture della amministrazioni degli enti pubblici che devono tutelare i diritti della collettività, L’illegalità non tutela i cittadini e non tutela i luoghi, é un problema culturale che ci blocca.
Fondamentale è stato l’impegno profuso dai ragazzi dell’istituto per la realizzazione di questo percorso formativo incominciato già un anno fa, mi racconta uno degli alunni, Luigi che con un gruppo di suoi colleghi si occupa dell’accoglienza al convegno: “Abbiamo sentito l’esigenza di parlare di legalità, capire come vivere in una società migliore dove poter coesistere serenamente e nella quale l’esercizio dei miei diritti non leda quello degli altri.
Abbiamo lavorato tanto, studiato e approfondito, abbiamo realizzato cartelloni illustrativi e grazie alla dirigente De Martino ed al prof. Stigliano, siamo riusciti a coinvolgere questi importanti relatori per il convegno. Noi ragazzi sentiamo l’esigenza del cambiamento.
Vorremo vivere in una società in cui sia importante l’uomo e non i suoi soldi, dove possiamo contribuire in modo uguale a costruire una realtà territoriale migliore.”
Molti di questi ragazzi hanno fatto esperienza di alternanza scuola lavoro fuori dalla regione, arricchendosi di esperienze diverse ma con la voglia di tornare a casa, perché questa Calabria difficile e dura è parte di tutti e questi ragazzi meritano la possibilità di renderla una regione migliore.
A chiusura dei lavori, le parole di sua Eccellenza Monsignor Satriano rivolte ai tantissimi ragazzi presenti: “Questa esperienza resterà nella vostra vita, lo stare insieme a scuola, il condividere le giornate, vivendo nella giustizia. Se accettate che un vostro compagno sia schiacciato dalla legge del più forte non si potranno operare cambiamenti ma se voi lo aiuterete, incoraggerete e difenderete, avrete già iniziato a costruire una società migliore. Se avrete in voi il coraggio di un cuore che sappia amare sarete donne e uomini di grande spessore”
Anna Minnicelli