Ci sono in vista sostanziali cambiamenti in merito al GDPR, ovvero il General Data Protection Regulation. Si tratta del regolamento applicabile in tutti gli stati membri della Ue, che a partire dal 25 maggio di quest’anno subirà delle variazioni; questo regolamento fa riferimento alla protezione delle persone fisiche e al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali; il GDPR è nato da un insieme di esigenze di carattere giuridico, e anche dalla necessità di rendere più semplici le norme riguardanti il trasferimento dei dati personali, dalla Ue verso altri Paesi del mondo.
Strumenti telematici e privacy
Questa necessità nasce anche dall’evoluzione e dallo sviluppo tecnologico globale; già alcuni fondamentali provvedimenti erano stati adottati intorno ad ottobre, i principali sono stati tre, e tutti volti a ottimizzare l’aspetto dell’impatto del trattamento dei dati personali proprio in merito allo sviluppo tecnologico. Le esigenze di tutela dei dati personali sono un argomento attuale, e sempre più sentito anche dagli utenti che devono rapportarsi ogni giorno con gli strumenti telematici di vario tipo e per l’utilizzo dei quali è sempre necessario fornire i propri dati sensibili.
L’autonomia degli Stati membri
La questione è abbastanza complessa perché se da un lato ci sono nuove normative per la tutela dei cittadini, dall’altro vi sono controversie in merito alla possibilità degli Stati membri di deliberare leggi e creare sotto-norme come dire: “personalizzate” in totale autonomia su questo comparto così importante e delicato; in pratica le norme contenute nel GDPR potrebbero andare in conflitto con le leggi nazionali adottate per adeguarsi alle nuove disposizioni, ovvero ogni Stato applica il regolamento però con variazioni più consone al proprio stato e al proprio governo.
Cosa cambia nel regolamento generale sulla protezione dei dati e come adeguarsi alla normativa?
La novità è che vengono introdotte regole più chiare sia per il consenso che per l’informativa stessa; in seguito sono definite le limitazioni al trattamento automatizzato dei dati personali, oltre che alle basi necessarie per l’esercizio dei nuovi diritti, quando i criteri sono stabiliti in merito al trasferimento dei dati al di fuori della Ue, e fissate le norme per i casi di violazione dei dati stessi e norme che vengono applicate anche dalle imprese che siano fuori dall’Unione Europea e che offrono servizi all’interno del Mercato UE.
Pesanti sanzioni ai trasgressori
Le nuove norme quindi sono estese a tutte le aziende ovunque esse si trovino geograficamente parlando, e sono tenute a rispettare le nuove regole poiché aziende ed enti di qualunque tipo e grado avranno più responsabilità nell’osservanza delle regole; diversamente si rischiano sanzioni notevolmente pesanti; per ottenere un adeguamento al GDPR i tempi oramai sono stretti, Infatti l’adeguamento dovrà avvenire entro il 28 di maggio, Ma per chi è in ritardo Ci sono ancora varie opportunità per mettersi in regola. Clicca Se vuoi maggiori informazioni sul gdpr e su come adeguarti.