Ai lettori del mio ultimo articolo offro …le mie rughe insegno di ringraziamento per la fedeltà nel leggermi.
Cari,stimati e amati lettori, Pur non essendo aduso a smancerie e sciocchi convenevoli,sento il bisogno di ringraziarvi per il generoso “exploit” messo in campo nella lettura del mio ultimo articolo,raggiungendo una cifra da capogiro, 5480 “Visite”che,per la sua eccezionalità induce a cosiderazioni di “grande avvenimento”,sia pure per un BLOG,come quello di Corigliano, abituato ai successi letterari,di cui spesso io stesso ho goduto.
Ma 5480 lettori,al momento in cui vi scrivo,nel cuore della notte,a consuntivo di una domenica passata a rilevare,tra ansie e sorprese, la travolgente progressione dell’aumentare del numero di visite,sono talmente tanti,persino per me che,nel Blog di Corigliano ,di successi, posso dire di averne colti tantissimi,ma di questo livello,mai.
Ma lontana da me l’idea di voler considerare il lettore un numero,che sa tanto di conti del salumiere.È solo la necessità statistica che può indurci ad accettare questo rilevamento.Ci mancherebbe pure questo, il lettore assimilato a…fette di salame,laddove sappiamo che i lettori sono i giudici più severi di chi scrive,e chi scrive ne deve tener conto più di ogni “qualificata giuria”.Pena l’isolamento e…il venire ignorati.
E per chi scrive è la condanna più severa,dato che tutti noi,che osiamo proporci al pubblico dei lettori,siamo,chi più chi meno,affetti da una qualche mania narcisistica che spacciamo per ”passione”.
Sento tuttavia il bisogno di abbracciarli tuttti,i miei 5480 lettori,uno ad uno,per l’ebrezza che mi stanno procurando,e per la presa di coscienza a cui mi obbligano,ma soprattutto per l’impegno morale a cui mi sento legato,nei loro confronti,sul perenne rispetto della VERITÁ che,fino a questo momento,ha caratterizzato i miei scritti,facendomi sempre,e comunque,risultare vincente nelle mie tesi e nei dibattiti. È certo che sono i lettori a dare forza alle mie convinzioni.
Spero di ricambiarli con scioltezza e chiarezza di linguaggio e,se me lo concedete,con un pizzico di sarcasmo e,talora,con qualche umile tentativo di satira e di ilarità,tanto per allentare la tensione e alleggerire la lettura.Grazie
Ernesto SCURA