Per non ammettere di aver avviato una sciagurata stagione per le due popolazioni di Corigliano e Rossano, danno la colpa al termometro della febbre! “Una delegazione dell’Osservatorio Permanente sulla Gestione e gli Effetti della fusione Corigliano-Rossano è stata ricevuta nei giorni scorsi dal commissario prefettizio Domenico Bagnato per fare il punto della situazione in ordine ad alcune tematiche attinenti al processo di fusione, a pochi mesi ormai dalla scadenza naturale del mandato commissariale.” Gestione commissariale che l’Osservatorio boccia giudicando l’operato del Prefetto deludente se non addirittura inadeguata.

Eccoli qua i guardiani della fusione! Ora stanno toccando con mano il danno che hanno provocato alle cittadinanze di Corigliano e Rossano con questa fusione intempestiva, senza uno straccio di previsione su cui lavorare, senza la serietà e lo studio che un simile passo avrebbe comportato, ma con l’arroganza e l’ansia del bambino che vuole il giocattolo e lo vuole adesso costi quel che costi!

E adesso? Adesso danno la colpa al termometro della febbre che hanno provocato, accusando il Commissario di tutte le difficoltà, incongruenze, squilibri che una simile operazione sta fisiologicamente provocando!
Troppo comodo, comodo e pusillanime non assumersi le responsabilità di quello che si è provocato, lanciando la pietra e tirando indietro la mano, addossando alla gestione amministrativa tutte le responsabilità della problematiche che giorno per giorno si presentano sempre più pressanti, complesse ed articolate della fusione di due grosse, grasse e già di per se inefficienti realtà urbane, non ammettendo che tutto questo avviene perché si è proceduto senza un minimo senso di responsabilità e che tutte queste difficoltà non nascono dal nulla, ma si sarebbero dovute prevedere ed affrontare con le dovute precauzioni, tempi ed esperienze.

Adesso le cose precipitano, al Commissario oggi si morde la mano che li ha favoriti, concedendo loro una rappresentanza che non avrebbe assolutamente dare, tenendo fuori dalle discussioni l’altra metà del modo, i cittadini che hanno votato NO, che di questa fusione hanno denunciato criticità e falsi miti.

Per certi versi sarei tentato di affermare: “ben gli sta ora”, ma la verità è che lo scotto di tutta questo maledetto imbroglio lo pagano i cittadini tutti che l’abbiano e non l’abbiano voluta perfino quelli che non se ne sono accorti, ed allora penso che oggi non ci sono spiragli e vie di fuga a questo tracciato obbligato e le prospettive proprio in funzione delle affermazioni di questo osservatorio non fanno sperare per il meglio, e mi chiedo: ma chi si candida a sindaco qui, adesso ha la percezione di cosa lo aspetta?

Ho forti dubbi!

Mario Gallina