Questi tempi moderni sembrano governati da quella che si definisce la digital disruption, il cambiamento radicale dei modelli di business in seguito all’avvento di una nuova tecnologia che spariglia le carte sul tavolo. Parlare oggi di rivoluzione tecnologica è come parlare del nulla, un concetto talmente generico che messo così perde di significato visto che questa “rivoluzione”, ormai cominciata con l’internet 30 anni fa, viene oggi rinfocolata a tempi serrati da invenzioni sempre nuove. Scendendo nello specifico non ci sembra sbagliato dire che questi anni sono il tempo delle app e del consumo (dai media allo shopping) tramite smartphone.
Le app non solo hanno portato il mobile al primo posto delle interfacce utilizzate, ma hanno portato all’estrema sublimazione una caratteristica del marketing che, in realtà, è sempre esistita: la personalizzazione. Tutto ciò che passa per lo smartphone deve per forza avere al centro di ogni suo funzionamento il cliente e la sua comodità, l’intuitività con la quale può utilizzare l’applicazione e i vantaggi che può trarne. Questa combo tra innovazione e semplicità di fruizione ha coinvolto in pieno anche il gioco d’azzardo che sta gradualmente (ma non lentamente, anzi) cambiando pelle.
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La virtual reality applicata al gioco d’azzardo
Una delle novità più dirompenti del settore è il gioco attraverso la realtà virtuale. Molti fornitori di gioco online, praticamente tutti quelli più importanti, offrono già questa possibilità. In pratica si scarica un’applicazione mobile che trasforma il proprio smartphone nella porta per un casinò virtuale, dove però il gioco che si svolge ai tavoli è reale (e digitale, ovviamente) a tutti gli effetti. Perché proprio lo smartphone? Perché è questo lo strumento più economico per divertirsi con la realtà virtuale (o aumentata) a qualsiasi livello.
Sul mercato ci sono dei visori professionali che svolgono solo quella funzione e, chiaramente, sono il top della tecnologia in questione. Ma molto più economici sono gli adattatori che trasformano il nostro smartphone nel visore vero e proprio utilizzando la parte dello schermo per catapultarci in altre dimensioni. Ne esiste addirittura un modello prodotto da Google che è fatto interamente in cartone rigido e costa solo 12 euro, ma diciamo che un prodotto dalla buona qualità prezzo oggi si aggira tra i 30 e i 50 euro. E via, con questa cifra relativamente modica e scaricando l’applicazione, in questo caso del casinò, possiamo andare in un tempio dell’azzardo senza aver bisogno di metter su il completo elegante.
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Come funzione il casinò in realtà virtuale?
In queste stanze virtuali ci si può muovere di tavolo in tavolo giocando ai grandi classici del casinò. Potremmo dire che la virtual reality applicata al gambling è un po’ gioco digitale, un po’ casino live. In quest’ultimo il gioco è gestito da un croupier in carne e ossa che gestisce il gioco mentre viene inquadrato da diverse telecamere e osservato dagli utenti collegati online che possono interagire tramite chat. Nel casinò virtuale invece anche il croupier è una riproduzione digitale, così come tutto ciò che è intorno. Il gioco, invece, è reale e dà diritto alle stesse vincite ed è normato (e assicurato) allo stesso modo di quello normale.
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Le prospettive di questa tecnologia
Piacerà questa innovazione? Per il momento questa di certo non è diventata la killer app del gioco d’azzardo, la “cosa nuova” che scompiglia definitivamente il mercato e trasforma le partite di poker tra amici in una noia abominevole, il visore non è ancora un oggetto comune nelle case degli italiani. Però le prospettive ci sono eccome: secondo il ‘Mobile & Online Gambling: Casinos Lotteries, Betting & Virtual Reality 16-21’, lo studio condotto dalla Juniper Research che è un’azienda che si occupa di ricerche sulle nuove nicchie di mercato per rintracciare quelle più promettenti, il gioco tramite VR potrebbe crescere dell’800% per il 2021 e raggiungere così un giro d’affari da mezzo miliardo di dollari.
Non si fa fatica a crederlo, basterebbe che anche la virtual reality seguisse la crescita esponenziale del gioco online che va avanti a ritmo serrato da più di un lustro e si approssima sempre di più ai valori della raccolta del gioco sulla rete fisica. In Italia, ad esempio, il gioco digitale compre già oltre un quinto di tutto un mercato da ben 100 miliardi di euro, che però per metà è ancora composto dai ricavi di slot tra nuovi e più recenti modelli. Con il continuo sfornare novità per il digitale, dalle nuove formule per le scommesse sportive alle slot da mezzo milione di euro come jackpot (come questa), è solo questione di tempo prima che anche il visore diverti parte integrante della routine di gioco degli scommettitori italiani.