Il mese di ottobre è il mese che la Chiesa universale dedica alle Missioni mediante preghiere e testimonianze. Anche la Comunità cristiana che è in Corigliano Rossano partecipa agli incontri che la Nostra Arcidiocesi organizza su tutto il territorio, nelle sue vicarie, non proponendo dottrine teologiche ma trasmettendo l’esperienza vitale del Cristo di “fare discepole tutte le nazioni, battezzandole (Mt.19-20)”.
Gesù non invia i suoi seguaci a trasmettere dottrine e catechismi, ma a testimoniare il messaggio delle Beatitudini , annunciato sul Monte (Mt.5,1-22) e che si può sintetizzare nel sentirsi responsabili del benessere dell’intera umanità, permettendo poi a Dio di occuparsi della nostra felicità e dei nostri bisogni, pregustando “la pienezza della mia gioia” (Gv.17,13)”, cioè di una vita indistruttibile ,che per la sua qualità, è chiamata “vita eterna”.
In passato il Vangelo è stato sfogliato come una cipolla: questo scritto dall’Evangelista riguarda il Papa,questo i Vescovi con i presbiteri, questo i missionari e a noi cristiani laici restava solo quello di ascoltare, ubbidire e soccorrere poi alle necessità della Chiesa secondo usi e costumi.
La tragedia di noi cristiani è che ci sono stati trasmessi comandamenti e dogmi, senza farci mai fare l’esperienza che come credenti siamo invece immersi (battezzati) in un mondo d’Amore, un mondo missionario di dinamismo vitale in cui si riceve vita per trasmettere vita.
Siamo stati educati purtroppo al timore di un Dio (non Padre ) pronto a giudicarci e condannarci e che ci perseguita con castighi e sofferenze , rassegnandoci a fare la sua (santa!) volontà in questa valle di lacrime.
Siamo stati educati al bacio delle piaghe di un Gesù ,crocifisso per i nostri peccati e che aspetta dai suoi devoti solo adorazioni, genuflessioni riti e processioni, non preoccupandoci invece dell’Annuncio del suo Vangelo per i poveri e gli oppressi della storia.
Siamo stati educati a tante invocazioni con mani giunte e alzate ( vieni ! vieni!), sperando che lo Spirito Santo con tutti i suoi Santi venga in soccorso dei contingenti problemi dell’umanità, come se tutto dipendesse da Lui , cioè dalla Fede in Dio e non anche dalla Scienza,dono dello Spirito.
Ogni cristiano, missionario laico del 2.000 , nel suo incontro con Cristo Risorto, vive sempre l’esperienza esaltante di una Chiesa in Uscita, che non guarda ad un biblico paradiso perduto ma ad un profetico paradiso da va costruito, ” battezzando “, in ogni evento, “tutte le nazioni ( Mt.28,19)” , cioè “immergendo in Cristo” ogni miscredente, indipendentemente dal suo credo religioso,dalla sua condotta morale, dalla sua situazione sessuale o dall’appartenenza ad altre culture.
E’ questa la nostra Fede Missionaria. Come credenti siamo immersi (battezzati) in un Oceano di Amore in cui non si ama per essere riamati, ma si ama perché, con Dio e come Dio, siamo amore Promozionale, cioè Pienezza di vita, di Misericordia, di Tenerezza , di Compassione e di Condivisione nella Nuova Creazione della Civiltà dell’Amore.
Corigliano Rossano 07.10.2020.( Franco Palmisano ).