Questa immane tragedia della Pandemia che si è abbattuta non solo sulla nostra Comunità, che è in Corigliano Rossano, ma anche sul mondo intero, pone a noi tutti l’eterno problema, senza soluzione, della provenienza del Male.
Non è sostenibile che Dio, il Creatore, sia autore anche del male per cui per discolpare Dio dal male, storicamente, si è cominciato ad accusare l’uomo e si pensò,si disse e si scrisse :<<Il male è il castigo di Dio per le colpe degli uomini>>.
E’ quella spiritualità secondo cui l’uomo viene premiato da Dio per i suoi meriti e punito per le sue iniquità e questo nostro Dio ” Onnipotente” arriva persino a punire <<l’iniquità dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione (Dt.5,9 e Es.20,5):
Gesù stesso, il Figlio di Dio incarnato, messo alle strette dai suoi discepoli (Gv.9,1-2), di fronte a questo problema non elabora nessuna teologia del male o una spiritualità della sofferenza, e non dà nessuna spiegazione, ma “agisce”, cioè non teorizza ma risana.
Gesù quindi neppure chiede all’umanità di accettare una malattia come espressione di una Volontà divina o di offrire al Padre le sofferenze per una ipotetica salvezza (la così detta ” mistica della sofferenza!”), ma semplicemente “guarisce” e invia i suoi discepoli a diffondere la Buona Notizia , operando guarigioni (Lc.9,1-2).
Basta accogliere quindi la Buona Notizia dei Vangeli e noi troviamo che dove c’è debolezza Gesù trasmette forza, dove c’è disperazione infonde coraggio e dove c’è morte comunica vita e vita eterna. Per Lui non c’è il rimpianto di un Paradiso perduto, ma la Profezia di un Paradiso da realizzare (Gv.5,17).
C’è una Nuova creazione, in atto, e che ha bisogno di tutti gli uomini , credenti e non credenti, per realizzare il progetto di Dio sull’umanità in una Nuova Civiltà ( Rm.8,18-22), in cui si deve porre solo il Bene dell’uomo come unico Valore supremo (Ap.21,3-4), per far crollare tutte le dottrine e le false mitologie, imperanti ancora oggi nel mondo intero,(Mt24,29).
Se la Luce splende nelle tenebre (Gv.1,5), l’ambito del male è sempre più ristretto fino al giorno in cui scompare definitivamente. La luce, immagine di tutto quello che è vita ,deve limitarsi solo a splendere. Quanto più amplia il suo raggio di azione,tanto più le tenebre del male si restringono.
E’ rivelato nell’Apocalisse: ” Ed Egli sarà Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte, né lutto ,né lamento,né affanno, perché le cose di prima sono passate ( Ap.21,3-4).
E’ questa la nostra Fede di credenti nell’Oggi della Storia dell’Umano di Dio.
Corigliano Rossano, 23 .10.2020 (Franco Palmisano)