La nostra Comunità cristiana, che è in Corigliano Rossano, addì 08 marzo di ogni anno, è motivata a festeggiare sempre l‘emancipazione del Genio femminile delle donne. Anche al tempo di Gesù, le donne a causa della loro condizione fisiologica in uno stato di perenne impurità, erano ritenute purtroppo gli esseri più lontani da Dio.
Si racconta infatti che Gesù si trova a Betania in casa di Simone, detto il Lebbroso. Mentre Lui è ospite , con i suoi, a tavola, << giunge una donna che aveva con sé un vaso di alabastro, pieno di profumo di nardo, di grande valore. Ella rompe il vaso e versa il profumo sul Capo di Gesù>>, provocando una furibonda reazione dei commensali, che non tollerano che una femmina possa compiere un’azione riservata solo a maschi, cioè a sacerdoti o profeti.
Il Maestro chiede ai suoi discepoli che questo episodio, riportato poi dagli Evangelisti Marco ( Mc.14,9) e Matteo ( Mt.26,13), sia fatto conoscere a tutti, in quanto Lui, accogliendo e apprezzando tale Gesto, rivaluta il ruolo femminile della donna nella comunità : Lui, il Cristo, l’Unto del Signore è unto proprio da una Donna!
Questo suo comportamento non verrà accettato, né compreso dalle Comunità cristiane di ieri e di oggi e la donna sarà ricacciata di nuovo nella sua condizione servile all’uomo, come si evince sia dagli scritti dell’Apostolo Paolo a Timoteo ( 1 Tim.2,11-15) e alla Comunità di Corinto ( 1 Cor.14,33-35), sia, purtroppo, dalla stessa prassi ecclesiale.
I Vangeli presentano le donne ( ad eccezione di Erodiade e della moglie di Zebedeo ) sempre in modo positivo, contrariamente agli uomini. Nei Vangeli si nota il trattamento misericordioso di Gesù per quella promessa sposa sorpresa in adulterio ( Lc.8.1-11), la riassicurazione strabiliante all’emoroissa per le sue perdite di sangue (Lc.8,43-48), l’accoglienza lodevole alla peccatrice per le sue manifestazioni d’amore in casa del Fariseo ( Lc.7,36-50).
Le donne svolgono, nei Vangeli, lo stesso compito degli angeli, quello cioè di essere gli annunciatori della vita. Sono loro quelle che per prime riconoscono in Gesù il Messia , inviato da Dio ( Gv.4,25-26) e sono loro quelle capaci di seguirlo fedelmente e, al momento della crocifissione, secondo i Vangeli Sinottici, solo donne saranno presenti e quasi tutti i discepoli saranno traditori o latitanti.
Sono le donne infine ad incontrare per prime il Cristo Risuscitato e poi annunciarlo ai discepoli, i quali non ci crederanno perché la testimonianza della donna non era attendibile, ritardando così il prezioso incontro con il Risorto, non solo per quel tempo, ma anche per la vita della stessa Chiesa di Oggi. ( Mc.16,11; Lc.24,10).
Nella Chiesa Cattolica, nonostante qualche recente apertura, si respira un’ atmosfera ancora maschilista, che rigetta come non corrispondente alla Rivelazione che ci sia un Presbiterio al femminile.
Si ha bisogno di una maggiore illuminazione dello Spirito Vivificante , per desacralizzare la figura del presbitero, non più ingabbiata al sesso o al culto,ma alla saggezza, alla capacità di preghiera e discernimento, di annuncio e di ascolto,di promozione umana e sociale, che sono atteggiamenti presenti anche nel Genio della Donna, creatura emancipata perché rivalutata dal Dio di Gesù dei Vangeli?
Corigliano Rossano 01.03.2021 ( Franco Palmisano).