Noi cristiani siamo invitati e inviati a riscoprire la Santità di San Giuseppe, nella Ricorrenza della Sua Festa.

Lui è l’Uomo del Vangelo, che pur passando inosservato, esercita sempre la sua presenza quotidiana, discreta e nascosta nella Chiesa, quale sostegno e guida nei momenti di difficoltà. ” Il suo coraggio creativo” emerge proprio dalle sue vicissitudini nel crescere il Gesù incarnato e fa nascere nel credente risorse inaspettate.

Il ” Carpentiere di Nazareth ( Mt.13,55)”, infatti, ponendo fiducia nella Provvidenza, affronta i problemi concreti della “Sua Famiglia”, esattamente come hanno fatto e fanno tante altre famiglie, anche nella nostra stessa comunità di Corigliano Rossano.

Lui è da venerare, onorare e invocare quale speciale Protettore di coloro che, toccati dalla sventura o dalla fame, sono costretti a lasciare gli affetti del suolo natio per migrare a causa di guerre, odi, persecuzioni e miseria cercando lavoro per una vita più dignitosa.

Noi cristiani possiamo imparare da Lui ad “amare” e “sognare” solo quella Chiesa che, Oggi, fa strada ai poveri, senza farsi strada sui poveri;

quella Chiesa che , al suo interno genera padri ( genitori) e non padroni, e che diventa un roveto ardente di amore per gli ultimi, favorendo solo liberazione e promozione umana;

quella Chiesa che disconosce , rifiuta e condanna quegli ipocriti che, con il potere, vogliono usare il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto esistenziale;

quella Chiesa che non confonde autorità con autoritarismo, servizio con servilismo , confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, misericordia con distruzione del Creato.

Noi tutti , cristiani e credenti , con la protezione del nostro Santo vogliamo raggiungere solamente quella pienezza di vita, che per la sua qualità è chiamata eterna, ma che è dono del Dio dei viventi ai costruttori della civiltà dell’Amore!

Corigliano Rossano, 15.03.2022 ( Franco Palmisano).