La recrudescenza di atti violenti e criminali in città ha oltrepassato ormai abbondantemente il livello di guardia. L’omicidio di ieri sera nella frazione di Schiavonea quando ancora erano aperti diversi negozi

e c’era molta gente in giro dimostra l’evidente allarme sociale che le istituzioni cittadine e non devono prendere seriamente in carico. Sempre nelle scorse ore un nuovo atto intimidatorio è stato commesso ai danni di una impresa operante in contrada Frasso prova evidente dello stato di allarme in cui versa la città. ll fenomeno degli incendi dolosi di automezzi oltre che essere considerato di chiara ed allarmante matrice mafiosa e quindi da contrastare con ogni mezzo, rappresenta oramai un problema sociale più profondo e complesso, ancor più se lo si considera in un quadro generale in cui gli eventi delittuosi sono diversi e di varia natura. Proprio per questo è richiesta un’azione anche da parte delle istituzioni locali che devono essere capaci di individuare soluzioni mirate di prevenzione ed iniziativa. Così come va ricercato il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche, sociali e culturali del territorio per fare un argine alto contro tutte le forme di criminalità e di illegalità che poggi e chiami a raccolta tutte le forze sane della nostra società. Le inchieste giudiziarie delle ultime settimane che hanno messo in luce, ancora una volta, il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro, come quelle che hanno fatto emergere gli interessi opachi e speculativi di alcuni gruppi imprenditoriali, ci raccontano di una città che ha “smarrito” gli anticorpi della legalità e della convivenza civile. E’ proprio di queste ore una lucida e puntuale analisi del Vescovo della vicina diocesi di Cassano, Monsignor Savino, il quale senza reticenze enuclea le piaghe della società calabrese, mettendo in evidenza anche le responsabilità di certa politica e di certa burocrazia, spesso condizionate da “chiese” massomafiose. La nostra terra, come noto, primeggia per emigrazione – se ne vanno soprattutto giovani e laureati – e ciò dà l’indice, non solo della voglia di un futuro migliore che in molti cercano altrove, ma anche dell’impossibilità e della insostenibilità di quanto sono stati costretti a vivere quotidianamente nella propria terra. Calabria, Corigliano Rossano, come tante altre realtà vivono situazione analoghe, quali le risposte da dare? Certamente si avverte forte l’esigenza di una rigenerazione e di una rinascita politica e sociale. Il centrosinistra di questa città e soprattutto il Pd locale dovranno fare i conti con queste enormi questioni e dovranno dare risposte adeguate, pena l’inevitabile declino di Corigliano Rossano. Come Rinascita con la candidatura a segretario del Pd cittadino di Franco Madeo , la legalità, la coesione sociale, la prevenzione dei fenomeni criminali e delle devianze, lo sviluppo di progetti sostenibili, l’impegno per le nuove generazioni e una visione moderna di città saranno le sfide che il nostro Partito affronterà, troppe le speranze disilluse di ha creduto nel progetto di fusione, anche per colpa di un governo cittadino incapace di essere all’altezza del compito che gli era stato affidato.
RINASCITA