Il tempo liturgico che va dalla Celebrazione del Battesimo di Gesù ( 7 gennaio 2024) all’Inizio della Quaresima ( 14 febbraio 2024) viene indicato dalla Chiesa come ” TEMPO ORDINARIO” per i cristiani.

Noi cristiani, anche nella Comunità in Corigliano Rossano, siamo invitati e inviati in tale Tempo a ” Convertirci dalla Religione alla Fede nel Dio dei viventi”.( Mc.1,15).

Religione e Fede vengono da noi abitualmente confuse, mentre esse hanno , nella nostra vita di credenti, aspetti e qualità diverse, non contrapposte ma collaborative, anche se a volte entrano facilmente in conflitto.

La Religione infatti si esprime attraverso riti liturgici, quali allestimenti di tanti presepi, feste patronali, processioni, adorazioni, pellegrinaggi , doni, amministrazioni di sacramenti e sacramentali, convegni, sanzioni, purificazioni e sono tutti atteggiamenti e comportamenti su piano ” del fare”.

La Fede invece è uno stato d’animo del credente ed è ” un modo di essere cristiani” e nasce solo dal conoscere, venendo a contatto e accogliendo, quel “Qualcuno”, che ci cambia subito la vita, ” al presente”.

La funzione positiva della Religione allora è quella di mettere a disposizione della Fede strumenti e mezzi, anche pedagogici, adatti a farla crescere, offrendo, al credente, luoghi, momenti, occasioni per ricaricarlo di energie spirituali e aiutarlo ad essere facitore, con Cristo e come Cristo , di promozione e liberazione umana nel nostro Tempo e nella nostra Storia.

Attenzione però che la stessa Religione, con tanti ripetitivi gesti, può diventare avversaria della Fede, quando diventa sostitutiva, lasciando credere che vari riti, ossia processioni, sacralità, norme, disposizioni, convegni, documenti e sottomissioni al Magistero ecclesiale siano doveri primari del credente, trascurando così, nella sua vita di Fede, proprio la Proposta del primato del Comandamento dell’Amore, perché “Chi non ama ( = promuove) il proprio fratello che vede, non può amare il Dio che non vede ( 1Gv.4,20)”.

Il Dio di Gesù, in questo Tempo Ordinario, continua espressamente a inviare i cristiani non solo all’ * amatemi* ( Gv.14,15-24), ma anche e soprattutto all’ *amatevi* ( Gv.13,34-35).

Corigliano Rossano 07.01. 2024 ( Franco Palmisano).

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