Sono stati 18 gli anni d’attesa ma finalmente si sente parlare di Tabella Unica Nazionale per il risarcimento non patrimoniale come uno dei prossimi provvedimenti, discusso dal Consiglio dei Ministri. 

In particolare, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è emerso come figura chiave dietro questa svolta storica, prendendo in mano la faccenda in prima persona.

A far prendere la decisione di una mossa, in questa direzione, è stato soprattutto il bisogno di garantire equità nella giustizia alle vittime di sinistri, anche per casi non lievi: un passo avanti significativo nel mondo delle assicurazioni. 

Incidente d’auto: come funziona il risarcimento

In seguito a un incidente stradale, per ottenere un risarcimento danni, sono necessari alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto è fondamentale avere a disposizione una buona copertura: quella base è obbligatoria per legge, ma è importante valutare anche le eventuali spese accessorie, che il più delle volte possono fare la differenza. 

Utilizzare i comparatori alla ricerca di una assicurazione auto economica è un buon passaggio, in quanto permette di trovare la più indicata non solo per il costo totale del premio ma anche per le garanzie accessorie proposte

Le spese per la riparazione del veicolo, in particolare, riguardano un rimborso basato sul valore del mezzo e sui limiti assicurativi, riportati in fase contrattuale. Per quanto riguarda le lesioni alle persone, invece, il risarcimento comprende sia danni patrimoniali che non patrimoniali, come il danno biologico. 

Quest’ultimo è sempre stato calcolato attentamente considerando la percentuale di danno subito e l’età della persona coinvolta, ma la difficoltà in tali casi era legata proprio alla mancanza di termini di riferimento specifici, rendendo la decisione finale fortemente influenzata da valutazioni di tipo soggettivo da parte di giudici o assicurazioni. 

TUN: cosa cambierà con la tabella unica

Se ne stava parlando da molto, ma solo di recente la cosa ha iniziato a prendere forma. Finalmente è realtà il tanto atteso schema di Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) contenente la “Tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti”.

È un passo significativo perché era da almeno 18 anni che si era cominciato a parlarne e che ancora non si riusciva a ottenere. 

La Tabella Unica Nazionale (TUN) del risarcimento del danno non patrimoniale è stata approvata il 16 gennaio dal Consiglio dei Ministri, sottolineando un impegno del Governo per garantire giustizia e uniformità di trattamento alle vittime di sinistri.

La TUN mira in particolare a superare il dualismo tra le tabelle utilizzate precedentemente dai giudici di Milano e Roma, che hanno contribuito a creare disparità di trattamento soprattutto tra le diverse regioni, sull’intero territorio nazionale. 

Questa è progettata per rispondere alla necessità di certezza nell’applicazione delle norme, fungendo da punto di riferimento certo nella determinazione dei valori economici dei danni derivanti da macrolesioni.

L’applicazione della TUN avrà impatto sui settori socialmente rilevanti, come il danno non patrimoniale derivante da incidenti stradali, ma anche in merito alla responsabilità sanitaria di operatori o strutture

Tutto ciò include inoltre l’obbligo di assicurazione di legge, richiedendo regole che garantiscano un giusto ristoro ai danneggiati, prevedibilità nei valori dei risarcimenti e rispetto della sostenibilità dei premi assicurativi.

Il sistema a punto variabile segue criteri definiti dall’articolo 138, con un valore che aumenta proporzionalmente per lesioni più gravi e decresce con l’avanzare dell’età della vittima. 

Viene consentito anche un calcolo separato della componente incrementale del danno morale, cosa che rende ancora più personalizzabile il risarcimento in base al grado di sofferenza della vittima.

Il prossimo passo sarà l’approvazione del Consiglio di Stato, dopodiché la TUN avrà applicazione ma solo in relazione ai sinistri successivi alla sua entrata in vigore. 

In questo contesto di riforme strutturali nel settore assicurativo, ciò fornirà chiarezza e coerenza, limitando perciò le disparità e promuovendo una maggiore equità nella valutazione e nel risarcimento del danno non patrimoniale.

In sintesi

L’approvazione della Tabella Unica Nazionale (TUN) rappresenta una svolta storica, dopo 18 anni di attesa. Il Ministro Adolfo Urso ha giocato un ruolo chiave, ponendosi come figura determinante dietro questo significativo passo avanti nel mondo delle assicurazioni.

L’introduzione della TUN mira a garantire equità nella giustizia per le vittime di sinistri, segnando un progresso fondamentale nel calcolo del risarcimento danni non patrimoniale, promuovendo chiarezza e uniformità. 

Fatto questo grande passo, adesso non ci sarà da fare altro che aspettare l’approvazione del Consiglio di Stato, portando chiarezza e coerenza nel settore assicurativo in merito al risarcimento del danno non patrimoniale.

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