L’Arcidiocesi di Rossano-Cariati ha vissuto una intensa giornata di riflessione sulla accessibilità liturgica, catechetica e soprattutto dei luoghi liturgici e museali delle persone con disabilità.

Giovedì 25 gennaio è stata presentata e inaugurata la prima “tavola tattile” del Codex Purpureus Rossanensis che consentirà di vivere un’esperienza sensoriale unica offrendo la possibilità soprattutto alle persone cieche di percepire la bellezza delle miniature del prezioso Evangelario patrimonio Unesco. E’ stata una cerimonia ricca di emozione caratterizzata dal tema scelto per l’evento “Sfogliando il Codex”, prestigiosa e attesa cerimonia che prevede lo sfoglio e l’esposizione di una nuova miniatura del Codex Purpureus Rossanensis: “Toccare la parola”. Mai titolo è stato più calzante e coinvolgente, perché ora la Parola del Vangelo si potrà “toccare” e anche “annusare”. Ciò grazie alla realizzazione di una tavola tattile che riproduce la “Tavola della guarigione del cieco nato”, elaborata dall’architetto Dino Angelaccio, presidente Itria e specialista di progettazione inclusiva e multisensoriale, per concedere l’opportunità a chiunque di poterla esaminare e ammirare. L’arch. Angelaccio si è avvalso della collaborazione di Odette Mbuyi, progettista Itria, Carlo D’Aloisio Mayo, artisan designer, Debora Di Blasi e Francesca Pastore, graphic designer. La presentazione è stata caratterizzata dalla presenza di Suor Veronica Donatello, Responsabile Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI e di Franco Motta, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi per la provincia di Cosenza, accolti da S. E. Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati; Don Agostino Stasi, Responsabile servizio per la Pastorale delle persone con disabilità dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati; Don Pino Straface, Direttore del Museo Diocesano e dell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dalla vicedirettrice del Museo Cecilia Perri. Presente anche l’assessore alla cultura di Corigliano Rossano Alessia Alboresi. Grande l’emozione quando le mani del Presidente Motta, accompagnate da quelle di Suor Veronica Donatello hanno “toccato la Parola” custodita nelle pagine del Codex. Un gesto che racchiude l’importanza della volontà del Museo Diocesano a sollecitare la diffusione delle buone prassi per migliorare l’accessibilità dei beni culturali del territorio, perchè “la bellezza è di tutti e per tutti” e quanto inaugurato dall’Arcidiocesi di Rossano Cariati lo dimostra. Attraverso l’utilizzo di un QR code è possibile accedere anche ad una audio descrizione dell’opera in lingua italiana e in lingua inglese con traduzione nella lingua dei segni italiana (Lis) ed internazionale (Isl). Di quest’opera infatti ne possono godere anche in neuro tipici e chi non ha disabilità sensoriali e cognitive perché è la copia più fedele e quindi più prossima dell’originale in tutta la sua struttura e “toccare” la riproduzione tattile è un’esperienza unica per tutti. La seconda parte della giornata è stata all’insegna della formazione: prima dei sacerdoti e poi per i laici ed operatori pastorali della Diocesi. All’incontro con i sacerdoti Dino Angelccio e Maria Grazia Fiore hanno presentato un progetto di inclusione finalizzato all’accessibilità e fruizione delle bellezze artistico culturali custodite nelle chiese, attraverso una segnaletica in comunicazione aumentativa alternativa che rende accessibile i luoghi di culto alle persone con disabilità cognitiva. Il progetto è frutto di una riflessione e di un percorso formativo che ha visto coinvolte diverse diocesi d’Italia quali: Rossano-Cariati, Cassano all’jonio, Oppido-Palmi, Roma, Castellaneta, Palermo, Catania, Pesaro-Urbino, Amalfi-Cava dè Tirreni. A queste si è aggiunta la Diocesi di Bari Bitonto e un osservatorio da Firenze. La segnaletica che è stata provvisoriamente esposta per fini dimostrativi e celebrativi, sarà poi installata attraverso supporti adeguati e adatti al contesto della Cattedrale di Maria Santissima Achiropita di Rossano. Suor Veronica nei suo incontro sia con i sacerdoti che con i laici ha declinato il tema: “Formazione alla fede e alla vita”. Al centro della riflessione il disabile come persona per il quale occorre attivare processi generativi di inclusione e di senso di appartenenza. Uno dei motti ricorrenti del servizio è: bisogna andare oltre lo scivolo. E in tale contesto si colloca anche la accessibilità dei luoghi di culto e dei musei che l’Arcidiocesi di Rossano Cariati ha reso reale e tangibile.

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