* Dio ( Genitore!) sapendo quanto sia fragile la nostra memoria, ha compiuto per noi una cosa inaudita: ci ha lasciato, nell’Ultima cena, il Memoriale della sua Pasqua.
Non ci ha lasciato solo delle parole, perché è facile dimenticare quello che si ascolta.
Non ci ha lasciato solo la Scrittura, perché è facile dimenticare quello che si legge.
Non ci ha lasciato solo dei Segni, perché si può dimenticare quello che si vede.
Ma ci ha dato un Cibo, di cui è difficile dimenticare il Sapore, un Pane in cui c’è Lui, vivo e vero, con tutto i Sapori del Suo Amore per noi.
Ricevendo e mangiando quel Pane ( e bevendo quel Vino), noi possiamo dire: ” E’ il Signore che si è ricordato di me, perché Lui ci ha chiesto: Fate questo in Memoria di me ( 1Cor.11,14)”.
L’ Eucarestia dunque non è un semplice ricordo, ma è un ” fare”, un fatto: é la Pasqua del Signore, che rivive oggi in noi.
Nella Messa, in ogni Messa, la morte e la risurrezione del Signore Gesù sono davanti a noi!
Il ” Fate questo in Memoria di Me ” sta per: Riunitevi come comunità, come popolo, come famiglia e celebrate l’Eucarestia per ricordarvi di me!
Noi, come credenti e seguaci di Gesù Cristo, non possiamo fare a meno del suo Memoriale, che guarisce in noi la nostra memoria ferita.
E’ Cristo che si offre e si spezza per noi e ci chiede di fare altrettanto, perché ogni cristiano, a Lui somigliante, si possa spezzare, come Lui, nel dare vita ai fratelli per diventare così, con Lui, tutti quanti figli de Dio dei Viventi, nella Civiltà dell’amore*.
( liberamente tratto dall’ Omelia di Papa Francesco- il 14.06,2020- nella Basilica di San Pietro in Roma ).
Corigliano Rossano, 22 marzo. 2024. ( Franco Palmisano)