FONTE: PUBBLICATO SU IL “IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA” E “IL CROTONESE A CURA DI PASQUALE LOIACONO – 9.3.2013
MONTESANTO: APRIAMO SCALA COELI CON CONDIZIONI
La questione dei rifiuti non raccolti e che giacciono da settimane nei pressi dei cassonetti adibiti alla bisogna, oltre a rendere un’immagine indecorosa della città stanno scatenando infinite diatribe che, ormai, sfiorano una vera e propria “rissa” politica.
Oltre al malumore dei cittadini, i quali, comunque, sembrano rassegnati alla convivenza con la “monnezza”, si registrano prese di posizione bipartisan le quali, alla fin fine,m riconducono tutte al tema principale della discordia: la discarica di Scala Coeli, ultimata ma mai entrata in funzione. A squarciare il velo del silenzio “istituzionale”, e contro ogni parere condiviso, a parole, da tutti i primi cittadini del territorio (che sulla questione sembrano aver fatto quadrato), è il vicesindaco cariatese Leonardo Montesanto, esponente dell’Api di rutelliana memoria (“Non sono contrario all’apertura della discarica di Scala Coeli. Sono piuttosto contrario a tutte quelle decisioni tampone che si stanno prendendo perché non sono affatto lungimiranti e non propongono soluzioni definitive in vista dei prossimi mesi ed anni”) Montesanto è diretto: “Non si può andare avanti di settimana in settimana chiudendo gli occhi. Si stanno creando ovunque, e di fatto, pericolosissime discariche abusive a cielo aperto e delle quali pare non ci si voglia accorgere. È una situazione insostenibile e incivile, ai limiti della decenza e con il rischio serissimo di allarme igienico sanitario. Con l’innalzamento delle temperature tutto si aggraverà, ancor prima dell’arrivo dell’estate”. Per il vice sindaco, che rompe un granitico muro di ipocrisia, “si sta perdendo di vista il vero problema. Non possiamo presentare ai turisti un paese invaso di spazzatura”. Ecco le prescrizioni: “Sono favorevole all’apertura di Scala Coeli a patto che si rispettino e si tenga conto di alcune condizioni: 1) programmare un tavolo tecnico con la società Bieco; 2) verificare ed eventualmente concordare i codici autorizzativi relativi ai rifiuti da conferire; 3) costituire un tavolo di lavoro con nostri tecnici comunali per programmare i dovuti ed ulteriori controlli che la proprietà dovrà ovviamente garantire ai comuni e che autorizzerà in qualsiasi momento le verifiche sul posto”. Il Montesanto caterpillar che non t’aspetti: “Si parla tanto di discarica pubblica o privata, ma quando la società Bieco si è offerta di cederla al pubblico, come mai nessuno sui è fatto avanti? E poi, è risaputo alle nostre latitudini, le gestioni pubbliche, sono sempre state fallimentari. Meglio non approfondire l’argomento, per carità di patria. Si parla, infine, di un consorzio dei comuni per aprire un’altra discarica, ma i comitati che oggi sono contro Scala Coeli, lo saranno anche domani per altre ed eventuali impianti?” Montesanto punta l’indice, dunque, nei confronti di comitati ed associazioni “ambientaliste” (“Essi concepiscono soltanto il no a tutto”) ma, in realtà, i suoi strali, a nostro parere, sono diretti soprattutto ai rappresentanti delle istituzioni locali: “Noi amministratori abbiamo la responsabilità di governare e risolvere i problemi, non di stare alla finestra ad aspettare ed invocare il paradiso in terra, avendo però i piedi nell’inferno della “monnezza” che ci circonda. L’orto del vicino si sa che è sempre più verde, e quindi in casa propria nessuno vuole mai niente. Ci si lamenta, ma nessuno vuole affrontare la questione seriamente. Così come oggi esiste un comitato anti-discarica, domani, ne potrebbe nascere uno che sia a favore. Ecco perché dobbiamo affrontare la questione con maturità e senza pregiudizi”. Infine, la summa: “Se al momento la discarica di Scala Coeli ha tutte le carte in regola per ospitare i rifiuti che oggi abbiamo sulle nostre strade, e soprattutto davanti alle scuole dove tutti i giorni accompagniamo i nostri figli, credo che da amministratori responsabili, dobbiamo sollecitare la messa in funzione di quell’impianto”. In sintesi, ed a rigor di cronaca, quella che riportiamo puntualmente sul “de immonditia”, sta prevalendo, con buona pace dello scompiglio dissennato, agitato senza senno, né giudizio, la linea adottata dal sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti.
FONTE: PUBBLICATO SU IL “IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA” E “IL CROTONESE A CURA DI PASQUALE LOIACONO – 9.3.2013