«Il reclutamento di nuovo personale da inserire all’interno dell’organico comunale prevede regole differenti rispetto al tipo di contratto, se a tempo determinato o indeterminato. Considerato che la macchina burocratica dell’Ente è fortemente sotto dotata, soprattutto dopo il pensionamento di 36 unità nei soli ultimi 5 anni,
abbiamo avuto la necessità di ingaggiare una figura professionale di alta specializzazione, a tempo determinato, con requisiti giuridici e professionali in ambito legale, di polizia amministrativa e giudiziaria, sicuramente diversi da quelli richiesti nel bando di concorso per il reclutamento di 2 Funzionari amministrativi D/3, che prevede il solo colloquio. »
È quanto chiarisce il Sindaco ANTONIOTTI in merito alle perplessità evidenziate dal capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Ernesto RAPANI, emerse nei giorni scorsi sulla stampa locale.
Il Regolamento organico dell’Ente, nonché la normativa vigente in materia di personale, prevedono una disciplina differente in merito al reclutamento di personale a tempo indeterminato e quello a tempo determinato: nel primo caso è previsto, tassativamente, l’espletamento di prove concorsuali scritte, oltre alla prova orale, mentre così non è per le selezioni a tempo determinato. Da qui la previsione del solo colloquio per la selezione Alta Specializzazione, il quale, da solo considerato, non penalizza l’esigenza di necessaria trasparenza ed imparzialità che rimangono comunque assicurate. La circolare della Funzione Pubblica n. 5 del 21 novembre 2013, successiva all’espletamento della selezione che ci occupa, va letta nella sua integrità. Infatti, se da un lato prevede che le pubbliche amministrazioni che devono reclutare personale, anche a tempo determinato, devono scorrere le graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato, dall’altro prevede, e non è certo una novità, che il concorso deve riguardare lo stesso profilo professionale del soggetto da assumere. Orbene, è lapalissiano che un Funzionario amministrativo D/3 ed un Funzionario Alta Specializzazione ex art 110 TUEL sono, da contratto collettivo nazionale di lavoro, profili professionali assai differenti nel sistema di classificazione del personale dipendente di un Ente locale. Pertanto, abbiamo avuto la necessità di avere una figura professionale di Alta Specializzazione con requisiti specifici (giuridici e professionali in ambito legale, di polizia amministrativa e giudiziaria ecc.) evincibili dal relativo bando, requisiti sicuramente diversi da quelli richiesti nel bando di concorso per il reclutamento di 2 Funzionari amministrativi D/3. C’è da evidenziare che al momento la graduatoria per il reclutamento di 2 funzionari D/3 non è scorribile a tempo indeterminato, attesa la mancanza di pensionamenti o trasferimenti di personale rivestenti il medesimo profilo (che è la condizione indispensabile per lo scorrimento delle graduatorie vigenti ai sensi di quanto previsto dal TUEL), ma neanche a tempo determinato proprio alla luce della differenza dei profili corrispondenti. È appena il caso di chiarire che amministrativamente parlando il “Responsabile del Servizio Finanziario” è figura che si identifica a pieno titolo con quella di dirigente di settore, come da TUEL – Testo Unico in materia di Enti locali. Quanto alla Corte dei conti, il sottoscritto si confronta continuamente con tale organo, e, proprio per questo, siamo riusciti ad evitare quel dissesto che ha interessato tanti comuni nell’anno in corso; così sarà anche per la procedura concorsuale in itinere. La dotazione organica dell’Ente è fortemente sotto dotata, atteso il collocamento in quiescenza di 36 unità di personale negli ultimi 5 anni. A ciò si aggiunga che la normativa vigente pone già pesantissimi vincoli giuridici e contabili alle assunzioni di personale negli enti locali, per cui sarebbe incosciente non considerare i pochissimi spazi in cui è legalmente possibile assumere. Un Sindaco responsabile ha l’onere e l’obbligo di cercare il giusto bilanciamento degli interessi in gioco, evitando il collasso amministrativo della burocrazia dell’Ente, pur nel rispetto delle indicazioni della Corte dei conti e nel confronto continuo con la stessa: gli sprechi vanno eliminati mentre le contingenze urgenti ed indifferibili vanno responsabilmente affrontate. Sicuramente un cittadino, senza bende agli occhi, è in grado di capire che un minimo di burocrazia in un Comune di circa 40.000 abitanti bisogna assicurarlo per il buon andamento della macchina comunale, anche perché i già compromessi conti comunali risentirebbero sia dello scorrimento di una graduatoria vigente che dell’assunzione conseguente a nuovo concorso. In questo caso la Corte dei conti non sarebbe più interessata? Le procedure concorsuali bandite da questo Ente sono state affidate a commissioni che le hanno espletate con competenza, professionalità, imparzialità e trasparenza. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).