Ma noi siamo rimasti ai margini.
Il 2 giugno 1946 il popolo italiano, diventato sovrano con la Resistenza e la lotta di Liberazione dal fascismo, decide liberamente con il voto per la prima volta esteso a tutti (comprese le donne) che l’Italia diventi una Repubblica democratica.
Si affermano così principi e valori, prima ignorati o negati, come l’uguaglianza sociale e di genere, la parità tra le diverse Italie, la sovranità dei cittadini, il lavoro come diritto-dovere e fondamento del nuovo Stato, l’impegno della Repubblica a rendere effettivi l’uguaglianza e i diritti individuali e sostanziali per ognuno e per tutti.
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