La triste vicenda del senzatetto di nazionalità polacca deceduto la scorsa notte alla stazione ferroviaria è una macchia che questa nostra città riuscirà difficilmente a cancellare. Segno e simbolo di una politica che non riesce ad arginare quesi fenomeni di esclusione sociale con le tragiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
In due giorni le città di Rossano e Corigliano, per la cui fusione i lavori sono già stati avviati, si sono trovati a fronteggiare due diverse emergenze legate alle condizoni di vita dei migranti che cercano rifugio nelle nostre zone. La morte di Andresei Cieliwski ci narra di quanto le strutture di sostegno e supporto non riescano a permeare tutto il territorio e di quanto sia inefficiente, purtroppo, la rete che dovrebbe tutelare la gente più emarginata e in difficoltà del nostro territorio.
E’ abbastanza stridente il contrasto fra l’esaltazione del Natale locale come momento di conforto e socialità verso i più deboli e la cronaca che racconta vicende di gente che dorme in stazione e muore per assideramento. Sarebbe il caso, a nostro avviso, che chi di dovere inizi a pensare ad una riorganizzazione e laddove possibile ad un potenziamento delle strutture e delle reti atte a gestire i fenomeni di povertà ed esclusione sociale. Ad iniziare dall’emergenza abitativa, che è veramente uno dei problemi maggiori. Non solo nella stazione, ma anche sotto i ponti dei torrenti locali o in baracche di fortuna trova riparo molta gente senza che nessuno riesca a trovare una soluzione. Con un centro storico che invece si spopola e che potrebbe fornire una valida alternativa all’emergenza abitativa cittadina.
Federazione Verdi Rossano