Il presidente della Regione Mario Oliverio e l’assessore all’Istruzione e Scuola Federica Roccisano, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, hanno scelto, per l’inaugurazione dell’anno scolastico, l’Istituto “E. Majorana” di Rossano. La cerimonia si terrà lunedì prossimo, 14 settembre. «Abbiamo scelto l’Istituto “Majorana” di Rossano – ha dichiarato Roccisano – perché vogliamo lanciare tre messaggi precisi.

Il primo riguarda i fatti drammatici che hanno interessato l’intera comunità rossanese con l’alluvione dello scorso agosto. Sono ancora impresse nelle menti e nei cuori di tutti i calabresi le immagini di distruzione e desolazione che hanno interessato l’intero litorale jonico cosentino. Ricominciamo da Rossano, dunque, perché vogliamo che gli studenti siano protagonisti di un messaggio di speranza e di futuro attraverso una piena consapevolezza che riguarda il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente. Il secondo tema, che ci sta molto a cuore, riguarda il potenziamento e la valorizzazione degli istituti professionali. In tal senso, abbiamo già provveduto, come giunta regionale, ad autorizzare lo svolgimento degli obblighi formativi nelle scuole in modo che ogni istituto possa offrire ai propri studenti percorsi formativi idonei al proprio percorso di studi ed in grado di arricchire di competenze e professionalità il proprio curriculum. L’integrazione tra mondo del lavoro e scuola finalizzata alla preparazione professionale dei ragazzi, infatti, deve essere sempre più stringente e proficua, nel rispetto delle prerogative proprie della scuola e, soprattutto, attraverso la piena affermazione della libertà d’insegnamento da parte dei docenti». «Infine, l’Itis di Rossano – ha concluso – prevede, all’interno della propria offerta formativa, dei programmi rivolti ai detenuti degli istituti limitrofi, in gran parte minorenni. La funzione sociale della scuola prescelta è dunque, attraverso i percorsi di reinserimento sociale e di rieducazione, di vitale importanza per la società calabrese. Un esempio virtuoso che dimostra ancora di più, laddove fosse necessario, l’importanza sociale ed educativa della scuola».

Giacinto De Pasquale

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