E’ paradossale quello che accade alla Calabria da qualche anno a questa parte, o forse perché prima certe notizie nemmeno venivano pubblicate. Credo di non temere di poter essere smentito, se dico che ci si ricorda della Calabria e dei calabresi, solo quando serve una pattumiera, piuttosto che trivellare per estrarre idrocarburi, o usare impropriamente le infrastrutture ed il territorio. Si vedano, Infatti, le recenti esternazioni, in materia di rifiuti.
Negli ultimi tempi pare che si stia consumando con violenza inaudita, uno stupro nei confronti della Calabria e dei territori calabresi antistanti il Mar Jonio, in particolare. Dalle tonnellate di ferriti di zinco sotterrate nella piana di Sibari, alle 750 tonnellate di rifiuti da stoccare al porto di Corigliano, piuttosto che autorizzare trivellazioni petrolifere, dal per nulla democratico governo Renzi-Alfano-Verdini. Se si considera, infatti, che Renzi riveste allo stesso tempo, il ruolo di segretario del Partito Democratico, che dà l’indirizzo politico, e al contempo quello di Presidente del Consiglio, contro ogni più elementare principio di separazione dei poteri, che come diceva Montesquieu, “serviva per evitare che concentrazione di attribuzioni possano spianare la strada alla tirannia”. Ed è su quest’ultima malsana idea del governo, di trivellare il nostro mare, che ci vogliamo soffermare. Ci teniamo a sottolineare, infatti, che da queste scellerate operazioni non scaturirà nessun vantaggio economico per i calabresi e per i cittadini dello Jonio, nessun posto di lavoro verrà prodotto, ma la cosa ancora più grave è che tutto questo avviene ancora una volta senza tener conto della pericolosità delle operazioni, che comprometterebbero irrimediabilmente il mare antistante il territorio dello Jonio, che tanto caro fu al padre di Telemaco, in spregio al desiderio di uomini e di donne, che hanno scelto di vivere in questi territori, a vocazione prettamente turistica e agricola, che da questi territori e da questo mare, traggono le risorse per poter sopravvivere. Noi di Rifondazione Comunista siamo fortemente determinati e vigili, nel seguire e rigettare al mittente, i progetti che riguardano propositi di sfruttamento del mare e dei relativi fondali, a scopo energetico e per l’estrazione di idrocarburi. A tal proposito, sabato 27 febbraio p.v., alle ore 18,30, si terrà a Rossano, presso l’edificio dell’ex delegazione comunale, un’iniziativa contro le trivellazioni nello Jonio, e sul dissesto idrogeologico e difesa del suolo. Sarà presente all’incontro il Segretario Nazionale del PRC Paolo Ferrero. Vi invitiamo a partecipare in massa, per organizzare insieme forme di protesta da mettere in atto, per scongiurare una definitiva ed irreversibile devastazione dei nostri territori.
Antonio Gorgoglione (Presidente Provinciale del PRC – Cosenza)