Mercoledì 15 giugno alle ore 17,00 si è svolta una riunione-sitin a cosenza nord, tra decine di lavoratori ex lsu-lpu e loro rappresentanti,in evidente stato di agitazione e pervenuti da molti comuni calabresi, per discutere sul loro percorso di stabilizzazione iniziato coi contratti a tempo determinato dal 01/01/2015 tramite decreto interministeriale ottobre/2014 il cui iter finirà il 2017(36 mesi). I lavoratori sono molto preoccupati ma soprattutto arrabbiati
perché la situazione non sembra molto trasparente sul loro percorso e futuro, specie per le notizie che giungono da riunioni fatte a porte chiuse, da cgil-cisl-uil con l’assessore al lavoro Roccisano, ove è trapelato che gli stessi vorrebbero interrompere il percorso ministeriale e regionale per far da subito far confluire, i circa 5000 lavoratori calabresi ex lsu-lpu, in enti privati come Calabria lavoro in un calderone di tanti altri precari provenienti da altri progetti, come calabria verde etc, un tunnel da cui non ci sarà più uscita dunque. I lavoratori fanno sapere che non vogliono nel modo più assoluto essere mercanteggiati e che il tempo delle mezze misure è finito, vogliono certezze e non chiacchiere dal presidente Oliverio e dalla Roccisano, i quali si sono sempre detti disponibili e pronti a chiudere definitivamente in Calabria la questione ex lsu-lpu. Alla riunione svoltasi a Cosenza, i lavoratori tutti si sono trovati d’accordo sul fatto che la regione Calabria debba impegnarsi e quindi spingere soprattutto sul governo centrale affinchè anche per il 2017 ci siano i fondi necessari 50 milioni(ministeriali) + 38 milioni(regionali) per concludere l’iter dei 36 mesi, ma prima di ciò non accetteranno nessun altro compromesso e non intendono passare assolutamente in agenzie private o enti privati così come vorrebbe la triplice sindacale. Si è discusso anche della nota che sta arrivando in questi giorni ai comuni, guarda caso subito dopo qualche articolo che allertava quanto detto sopra, da parte di alcuni sindacati attenti alla vertenza,( vedi comune di Rossano), da parte della regione Calabria che prevede il monitoraggio nei vari enti per concludere il suddetto processo di stabilizzazione e quindi la fuoriuscita definitiva dal bacino, ed ecco che come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia in tempo reale dai social da parte dell’on. Bruno Bossio la quale sottolineando gli errori fatti da alcuni enti ma dallo stesso PD sul processo di stabilizzazione, evidenzia l’intenzione del presidente Oliverio di voler definitivamente stabilizzare i lavoratori ex lsu-lpu. I lavoratori sono sfiduciati da tutte queste dichiarazioni di circostanza, vogliono fatti non parole, perché la pazienza è giunta a livello di saturazione e fanno sapere che sono disposti a intraprendere qualunque forma di lotta pur di ottenere ciò che in tanti anni di lotte, scioperi e quant’altro hanno ottenuto fin d’ora. In attesa di questi sviluppi i lavoratori si sono determinati, in un clima piuttosto incandescente ed esagitato, che giorno 5 luglio andranno in molti al palazzo della regione Calabria per parlare col presidente Oliverio e l’assessore Roccisano per avere chiarimenti sul loro futuro, considerato che la triplice sindacale non si è degnata nemmeno di avvertire i lavoratori sull’incontro svoltosi a porte chiuse, un bel modo di fare sindacato insomma, l’incontro del 5 luglio che sarà in questi giorni ufficializzato anche a mezzo lettera lascia la porta aperta, nonostante tutto, anche alla triplice sindacale.
Cosenza 15/06/2016
I rappresentanti ex lsu-lpu di tutti i comuni calabresi