La nostra città nelle cronache nazionali qualche volta c’è finita per episodi spiacevoli, o di cronaca o di malapolitica o di malasanità, episodi certamente rari finiti nelle cronache della stampa. Eppure la base della nostra società, mi riferisco ai nostri giovani, possiamo dire senza timore di sbagliare è fondamentalmente sana.
Lo dimostrano da una parte i numerosi giovani atleti che in tante discipline sportive non da oggi hanno raggiunto livelli nazionali, ma lo dimostrano anche recenti episodi di valore culturale di cui abbiamo avuto testimonianza alla scuola ex Roncalli e della annessa scuola primaria di via nazionale , Istituto Comprensivo 3 di Rossano, diretta dal prof. Franco Pistoia. I giovani della locale scuola media ed elementare hanno partecipato alle finali zonali svoltesi a Cariati dei giochi matematici: si tratta di questionari formulati con domande a risposta multipla, fatte secondo moderni e più aggiornati criteri della didattica e molti di essi hanno superato brillantemente le prove che duravano complessivamente 120 minuti. Tra questi alunni alcuni parteciperanno alle finali nazionali dei giochi matematici che si svolgeranno il 6 maggio a Palermo ed avranno quindi l’opportunità di confrontarsi col meglio della gioventù italiana da pari a pari. Bravi a tutti gli studenti quindi, che dimostrano non solo di essere preparati da bravi insegnanti, ma dimostrano anche di avere un tipo di preparazione moderna, perché superare con ottimi risultati un quiz di venti domande di tipo logico e matematico significa che nelle nostre scuole i metodi di insegnamento ormai si sono evoluti e modernizzati. Io stesso che insegno nella scuola posso confermare che i nostri ragazzi oggi arrivano a scuola con livelli di preparazione personale che vanno spesso al di là della formazione scolastica, o meglio che completano la formazione scolastica con approfondimenti personali che oggi sono possibili a tutti grazie a quella grande memoria collettiva del sapere umano che è Internet. Quindi i nostri giovani in questo caso li dobbiamo ricordare e incoraggiare a prepararsi sempre al meglio usando tutti gli strumenti che la cultura e la tecnologia offre per migliorare le proprie doti personali. E va quindi evidenziato come, nonostante l’uso dei cellulari e delle chat abbia in parte ridotto l’approfondimento della lingua italiana, tutto sommato a giudicare dai risultati i nostri alunni non sono stati particolarmente colpiti da fenomeni di scarsa alfabetizzazione. E’ anche vero che ci sono ragazzi impreparati e svogliati che riflettono situazioni familiari difficili che a volte si rifugiano in atti cosiddetti di bullismo, ma sono fenomeni per fortuna circoscritti a sparute minoranze, la maggioranza, la stragrande maggioranza dei nostri giovani studiano e studiano anche bene. Questa riflessione va fatta perché se le istituzioni cittadine, a tutti i livelli collaborassero maggiormente col mondo della scuola , e mi riferisco al comune, alla sanità, o anche ad altre forme associative pubbliche e private, la nostra società rossanese ne trarrebbe beneficio, e alcuni problemi si potrebbe ro affrontare con spirito più costruttivo. Per esempio il problema dei rifiuti e della pulizia complessiva della nostra città: se anziché fare campagne sporadiche di informazione sulla raccolta differenziata, si facessero campagne obbligatorie per tutti cittadini chiamando alla partecipazione diretta il mondo della scuola, io penso che gli obiettivi di raccolta differenziata che la legge fissa per la nostra città si raggiungerebbero in fretta e le nostre strade e campagne sarebbero più pulite. Così anche nel campo della prevenzione della salute, si potrebbero fare molte iniziative per migliorare i livelli di salute verso tante patologie che oggi si curano( spesso andando fuori Rossano) solo quando la malattia si manifesta: invece se si facessero opportune campagne sull’alimentazione corretta fin da bambini e sulle buone abitudini di igiene personale e di stile di vita, potremmo certamente diminuire la spesa sanitaria. In ogni caso è bene che la società rossanese prenda atto del fatto che la gioventù rossanese ha buone doti culturali e la scuola chiede che queste doti siano valorizzate e messe al servizio della società. Aggiungo che la democrazia che è entrata nella nostra società e nelle nostre scuole quando viene esercitata nel suo spirito più genuino produce avanzamento del livello culturale complessivo non solo tra i cosiddetti “figli di papà”, ma tra tutti gli studenti di qualsiasi estrazione sociale, come confermano anche recenti studi sulle nostre scuole di primo grado che nel quadro europeo hanno dimostrato che la scuola italiana fino ai 14 anni , funziona come “ascensore sociale” cioè consente a tutti di ottenere buoni livelli di apprendimento e quindi di considerazione sociale rispetto a tutte le scuole europee.
FABIO MENIN