Ormai la raccolta delle clementine è compromessa. I produttori non sanno a chi rivolgersi per far valutare i danni. Un produttore si è rivolto ad un sindacato e dalla risposta si è proprio al paradosso. Non si ammette la grave crisi del prodotto causata dalla lunga siccità e dalla recente pioggia.
C’è il rifiuto ad ispezionare gli agrumeti per rendersi conto della grave situazione verificatasi a causa della pioggia. Il terreno è diventato rosso dalle clementine scartate e ammacchiate.
Ulteriore consistente scarto viene fatto dai commercianti. Conseguentemente il danno diventa enorme. I produttori invocano l’intervento, SIA PURE TARDIVO, della regione. Non bastava la siccità, pure la pioggia ha aggravata la raccolta. Ecco perchè l’agricoltura non rende più come nel passato. In Calabria l’agricoltura è la prima RISORSA DELLE FAMIGLIE.
Eppure nessuno ci pone mano.L’indifferenza della Regione, dei sindacati di categoria e delle Amministrazioni comunali non solo fa pena , ma aggiunge danni ad altri danni.Da sottolineare che la situazione è più grave per i produttori biologici, sottoposti a leggi ed ispezioni particolari con relative spese iniziali.
Con il ricavato del prodotto non si riesce a coprire le spese di raccolta e di tributi vari, per cui non converrebbe più produrre clementine. ma…carciofi.
Corigliano Cal.24 novembre 2017
Antonio Benvenuto