” In quel tempo Gesù disse (ai suoi discepoli): << A me è stato dato ogni autorità in cielo e in terra.Andate dunque e fate discepole tutte le nazioni,battezzandole nel Nome del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo,insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco IO sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi>> (Mt.28,17-20)”.
L’esperienza del Cristo risuscitato non è un privilegio concesso 2000 anni fa ad un gruppo di persone, ma è una possibilità per i credenti di tutti i tempi. Gesù incarica i suoi discepoli , e quindi anche noi, non di andare a proporre una dottrina teologica ma a trasmettere un’esperienza vitale: “<<Fate discepole tutte la nazioni”>> non attraverso la propaganda di una ideologia,che si suppone sempre migliore di un’altra, ma dice il testo evangelico <<“Battezzandole”>>. Il verbo greco battezzare significa proprio “Impregnare e immergere”. Gesù non chiede naturalmente di amministrare il rito liturgico del Battesimo, ma di fare un’esperienza di pienezza di vita , che coinvolga tutti in ogni luogo e in ogni tempo. In passato il Vangelo è stato sfogliato come una cipolla: questo,scritto dall’Evangelista riguarda il Papa,questo i vescovi,questo i missionari,questo i presbiteri e a noi laici rimaneva poco se non quello di ascoltare e ubbidire. Ogni cristiano,invece,in comunità,ha l’incarico di rendere discepole di Cristo tutte le nazioni. Per nazioni si intendono i forestieri,chiamati gentili,quelli che nella mentalità dell’epoca erano i più lontani dal Dio della Bibbia. L’Evangelista scrive che non esiste nessuna categoria di persone, che possa essere esclusa dall’essere battezzata nella Buona Notizia del Cristo. Era una novità tremenda 2000 anni fa e forse lo è ancora di più oggi! Immergere queste nazioni<< “nel nome del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quello che vi ho comandato>>”. E’ chiaro Gesù non ci invia ad insegnare una dottrina ma a mettere in pratica il suo messaggio. Il comando, riferito al messaggio, è diretto soprattutto alla pratica delle Beatitudini, annunciate sul Monte (Mt.5,1-22) e che si può sintetizzare nel sentirsi responsabili della felicità e del benessere dell’umanità per permettere a Dio (Padre-Figlio-Spirito) di occuparsi della nostra felicità e dei nostri bisogni. In questa beatificante relazione e condivisione si gusta “la pienezza della mia Gioia”(Gv.17.13),cioè della Vita eterna. La tragedia di noi cristiani è che ci sono stati trasmessi catechismi e dogmi,ma non ci è stata mai fatta fare l’esperienza che siamo immersi (battezzati) in un mondo d’Amore Trinitario. Siamo stati educati al timore di un Dio, pronto a giudicarci e che ci perseguita con castighi e sofferenze,rassegnandoci poi al fare la sua santa volontà in questa valle di lacrime. Siamo stati educati al bacio delle piaghe di un Gesù crocifisso e morto in croce per i nostri peccati, e che aspetta dai suoi devoti solo adorazioni,genuflessioni, riti e processioni,ma che ci lascia sempre in una situazione di oppressi. Siamo stati educati ad un blablà di invocazioni con mani giunte o alzate (ascoltaci,ascoltaci,vieni,vieni) sperando che lo Spirito, con tutti i suoi Santi,sia sempre in soccorso dei problemi dell’umanità. Purtroppo nonostante la continua Rivelazione Profetica non di un Paradiso perduto ma di un Paradiso da costruire,anche se sorretti da quell’Evento Rivoluzionario del Concilio Ecumenico Vat.II, noi cristiani non prendiamo coscienza che siamo chiamati e inviati sempre a battezzare,cioè ad immegerci in un Oceano di Amore Trinitario,che non ama per essere riamato, ma che ama solo perchè è Amore Promozionale,cioè Pienezza di Vita,di Misericordia,di Tenerezza,di Compassione, di Condivisione. Gesù non ci dice di battezzare i meritevoli,ma tutte “le nazioni”,cioè i miscredenti,indipendentemente dal loro credo religioso,dalla loro condotta morale,dalla loro situazione sessuale o dall’appartenenza ad altre culture. In tutto questo abbiamo una Certezza: “<<Ecco IO sono con voi,tutti i giorni fino alla fine dei tempi >>”. E’ questa la vera Sfida esaltante e missionaria,oggi come ieri, di ogni Cristiano Laico nella Chiesa. Rossano Festività SS.TRINITA’.
Franco Palmisano