E’ da anni la vera protagonista delle estati rossanesi. L’ autentica guest star.Nessuno può competere con lei, popstar, ballerine, attori non c’è trippa per gatti. Chi è ? Ladies and gentlemen , sua signoria : la puzza. Sempre presente, attenta, vigorosa, generosa, delizia con il suo corposo olezzo, profumo d’oriente, turisti e villici, non fa differenze, non discrimina, è umile e democratica e si dà, persino gratis. Dopo anni di indefesso spirare bisognerebbe inserirla di diritto negli “eventi” dell’Estate rossanese.
A lungo i turisti ne conservano ricordo e memoria. Quando nella nebbiosa pianura padana o nelle convulse metropoli incontrano qualche rossanese, non chiedono del codex purpureus rossanensis ne tanto meno dell’abbazia bizantina di S. Marco, ma apprensivi e calorosi domandano se la” puzza” c’è ancora, al che il bizantino risponde con malcelato orgoglio “ C’è c’è non ti preoccupare e gode di ottima salute, Ce la teniamo ben stretta. E’ il nostro orgoglio, non permetteremo a nessuno di togliercela.”
Dunque S. Angelo è ormai famoso, non per lo splendido lungomare, non per la scultura prospiciente l’ionio, ma per la” puzza”.
Regione, provincia,amministrazione, guardia costiera, guardia di finanza….denunce, querele, petizioni , destra ,sinistra ,centro ,cinque stelle e sei pianeti …niente e nessuno riesce a sconfiggerla, è praticamente invincibile.
E mentre i giapponesi ricostruiscono le autostrade in una settimana noi ci teniamo la “puzza” a vita
Quale maledizione grava su questo tratto del lungomare ?
Al primo “politico” che riuscirà a sconfiggerla verrà intitolata una strada (magari il lungomare Momena) come intrepido eroe che, sprezzante del pericolo, affrontò depuratori e reflui, il perfido cavaliere channel n.5, si immerse nelle sozzura e sconfisse la maledizione della “puzza”.
Ma poi, pensandoci bene, cosa sarebbe S.Angelo senza la sua “puzza “? Sarebbe come Roma senza il Colosseo o Napoli senza il Vesuvio. No, non toglieteci la puzza! Temo verrebbe stravolto l’attrazione o meglio la peculiarità naturalistica e paesaggistica della zona. Non potete togliere la soddisfazione, specie ai nostri cari concittadini emigrati nei luoghi più dispersi che, quando sentono odore di merda non possono che pensare, con malinconia al loro amato lungomare.