Capita nei momenti di ferragosto o di fine agosto di maggiore traffico e affollamento presso le banche e altri servizi pubblici di dover fare la fila per poter accedere al servizio richiesto e nel frattempo dati gli scarsi parcheggi urbani presenti nella zona, si è costretti se si vuole accedere al servizio e si parcheggia l’auto in divieto di sosta.
Di solito la polizia municipale di Rossano in casi del genere adotta un comportamento civile , il funzionario si avvicina all’autovettura, emette un fischio per avvertire il cliente in fila che è il caso di spostare l’autovettura e trascorsi due tre minuti, provvede ad emettere la sanzione lasciando l’avviso sul parabrezza dell’autovettura.Ebbene la mattina del 21 agosto a me personalmente alle h. 11,30 in via nazionale di Rossano , invece è capitato di incappare in una situazione simile e, mentre ero nello sportello bancomat al chiuso con la carta di credito inserita ho udito il fischio del vigile, anzi della vigilessa, e nel giro di trentacinque secondi sono uscito dall’ufficio e mi sono diretto all’autovettura, ma ho visto che i due funzionari avevano prontamente emesso la contravvenzione. Mi sono avvicinato ho spiegato la situazione, ma loro non mi hanno dato alcuna risposta. Poi sono ripartito e mentre i due erano fermi davanti ad altra autovettura, mi sono accostato e ho spiegato la situazione e per tutta risposta la vigilessa di servizio mi ha detto” veda di andare via se no le faccio un’altra contravvenzione.” Ora con tutto il rispetto per il servizio della polizia municipale io penso che un funzionario pubblico addetto al controllo dell’ordine cittadino quando un cittadino si ferma a chiedere spiegazioni debba rivolgersi con un altro atteggiamento. Non certamente con la minaccia di fare altre contravvenzioni, questo non fa parte di un rapporto corretto tra istituzioni e cittadino, e tantomeno tra forze dell’ordine e cittadini.Questo atteggiamento fa parte di un modo di concepire il rapporto tra istituzioni e cittadini nel quale chi detiene il potere considera i cittadini come sudditi , un concetto tardomedievale che nulla ha a che vedere con l’educazione civica e il civismo cui anche le forze dell’ordine di una repubblica democratica sono tenute. Questo quando il cittadino chiede gentilmente spiegazioni, senza né offendere, né reclamare, ma semplicemente chiedendo una spiegazione. Mi è capitato tante altre volte di essere fermato a un posto di blocco della polizia o dei carabinieri ed ho sempre incontrato gentilezza e cortesia e quando ho chiesto spiegazioni sempre gentilmente mi sono state fornite. Non per questo voglio generalizzare, certamente non tutti i vigili urbani di Rossano si comportano in questa maniera, anzi mi risulta proprio l’esatto contrario; però mi spiace dover rilevare che invece ci sono anche funzionari che non hanno il senso del dialogo e del servizio pubblico inteso come servizio. Non per questo penso che la multa o la sanzione sia sbagliata, ma il rifiuto del dialogo sì, questo non fa parte dei doveri di servizio delle forze dell’ordine.
prof. Fabio Menin