Dopo l’incontro tra il Commissario ed alcuni genitori delegati dei vari istituti rossanesi ancora oggi non vi è ufficialità su un provvedimento di rideterminazione delle tariffe mensa. Ed è così che sui social molti genitori invitano a continuare la lotta non iscrivendosi al servizio e non consegnando alcun buono. I genitori sarebbero anche disposti a prelevare i propri figli rinunciando all’offerta didattica pomeridiana.
“L’istruzione è un diritto non permettiamo che diventi un privilegio” è il motto di chi non si arrende e continua a protestare tra non indifferenti disagi, il motto di chi non ci sta che siano i bambini a pagare per scelte scellerate e del tutto indifferenti alle precarie condizioni economiche di molti cittadini.
L’invito infine, anche al personale delle scuole, dai collaboratori scolastici ai dirigenti, a sostenere i genitori in questa battaglia di civiltà e a trovare una soluzione per garantire in ogni caso il diritto allo studio.
Liliana Zangaro…una mamma del Polifunzionale