Mi capitò una volta di vedere a Bologna delle targhette che non avevo mai notato sugli alberi del quartiere Bolognina: poi i cittadini mi spiegarono cosa voleva dire una strana sigla con una lettera e dei numeri. Il comune aveva un registro di tutti gli alberi della città, ognuno dei quali è numerato e viene continuamente monitorato, sia quando si devono fare le potature, ma anche se presenta difetti o malattie.
Questo lavoro lo fa una squadra specializzata di operai del verde pubblico che sono stati formati e acculturati per questo lavoro e nell’archivio del comune ci sono tutte le informazioni, cui anche i cittadini possono accedere se vogliono fare delle segnalazioni. La città di Bologna è grande circa sette volte e mezzo più di Corigliano Rossano, e il suo patrimonio di alberi è maggiore del nostro. Questo non vuol dire, però, che se uno ha un capitale debba darlo per forza in gestione a chi non ha una specifica competenza per manutenere gli alberi. E’ per questo che memore anche delle esperienze precedenti in questa città quando il WWF ha fatto piantumare gli alberi di via Nazionale che sono al loro posto e non danno nessun tipo di problema alle case adiacenti (e sono di facilissima manutenzione), sono assolutamente contrario a sciogliere la squadra degli operai del verde pubblico che protestano contro i licenziamento. Eliminare questa squadra di operai comunali: una decisione direi stupida, ma anche interessata, presa dicono le cronache dalla precedente amministrazione, a scopo più o meno clientelare. Al di là del clientelismo che ha imperversato in molti campi, sotto gli auspici della vecchia politica, compreso il campo dei rifiuti, noi abbiamo bisogno di qualcuno che si occupi del verde, ma non qualcuno genericamente che si occupa di rifiuti o di sfalcio delle erbe come (raramente) fa l’Ecoross. Le piante sono degli esseri viventi come gli animali e come l’uomo, che vanno trattate da chi le sa trattare e non vanno affidate, specie quando sono tante e costituiscono un capitale dell’arredo urbano a gente improvvisata o comunque che non è di mestiere nel campo del verde. La soluzione tecnica dovrebbe trovarla il commissario Bagnato, certamente una soluzione provvisoria, in attesa che la nuova amministrazione che sarà eletta tra qualche mese trovi una sistemazione definitiva. Come ognuno di noi ci tiene alle piante del suo giardino, così possiamo e dobbiamo agire nei confronti del nostro verde urbano evitando di associare il servizio a quello dei rifiuti, anche se gli sfalci delle potature, potrebbero finire a concimare qualcosa, se qualcuno avesse qualche buona idea per la nostra città o per il territorio. Ma privandoci del servizio di cura del verde urbano alla lunga perderemmo un gruppo di persone che si stanno formando una esperienza nella gestione del patrimonio pubblico cittadino. E quando la città si ingrandisce, come sta avvenendo ora, il verde urbano ha una funzione molto importante per i cittadini: riduce il rumore del traffico, assorbe molta anidride carbonica sempre causata dall’inquinamento dei motori o dei caminetti, quindi dà ossigeno a tante persone che vivono. E coi tempi che viviamo oggi ci sono zone e quartieri nati in maniera abusiva o comunque discutibile, ove le case sono strettamente addensate le une alle altre, c’è poca circolazione d’aria e la presenza di qualche albero grande aiuta i cittadini a respirare aria migliore a casa loro. Inoltre il verde urbano fa aumentare il valore dei suoli nei quartieri che lo possiedono degnamente( anche fino al 25% in più). Una casa o un suolo edificatorio se ha un buon verde pubblico vale di più di un analoga casa o quartiere privo di verde. Inoltre, anche se questo a volte viene poco considerato, a torto, un buon verde urbano contribuisce alla vita di numerose specie di animali, sia terricoli che aerei che aiutano la città ad avere un ecosistema migliore, con più fiori, più piante e animali e terreni più sani. In mancanza del verde urbano ben tenuto, aumentano i parassiti che poi colpiscono le nostre case, mentre se ci sono altri animali che se li mangiano, la nostra vita è più protetta e anche più sana. Nelle grandi città, molti cittadini appena hanno un po’ di tempo libero corrono subito a rilassarsi nelle aree verdi o parchi, quindi gli alberi aiutano anche a fare un po’ più di movimento alle persone di buona volontà. E poi, diciamocela tutta. Quando una città si presenta con un buon verde pubblico è come un biglietto da visita che invita ad entrarci, e questo può valere per il turismo. Purtroppo amministratori rossanesi che si vantano di essere competenti sui giornali, poi sospendono i servizi più utili alla città come quello del verde pubblico e bisogna porre riparo a questo errore. Quindi prima di prendere decisioni poco logiche, ci pensi bene il commissario di governo.
FABIO MENIN già pres. WWF CALABRIA