di Franco Palmisano
La città di Corigliano Rossano partecipa continuamente all’ecatombe mondiale del bombardamento dovuto al Virus Covid 19. Ora, pur con le dovute precauzioni suggerite dal buon senso della scienza e imposte dai nostri ineffabili legislatori, pur con uso di mascherine nel distanziamento sociale o con la corsa estenuante ai vaccini ,tutto ormai sembra una sofferenza senza fine.
C’è stato il Richiamo della Prima e della Seconda Dose e ora si aspetta quello della Terza ,quasi fossimo militari, sempre in armi, schierati in vari Battaglioni, per essere mandati al fronte a combattere. Sono tanti e poi tanti a soccombere, i quali sono per noi parenti, amici e conoscenti, di cui non si sente se non la ferale notizia che sono stati colpiti dal Killer.
La morte, anche se è di un credente, che nella fede sa e spera che ” continua a vivere ( Gv 11,26),” è sempre una tragedia umana. e non conta l’età dell’individuo.
Quando vien meno una persona cara , il dolore della sua scomparsa, senza cadere nella disperazione in quanto nascita e morte sono per natura componenti essenziali della vita, resta sempre perennemente nella nostra esistenza, perché ci manca sensibilmente quella persona vivente che toccavamo, abbracciavamo, baciavamo e con cui si è potuto fare un tracciato di storia insieme.
Il tempo poi trasferisce questo dolore nel silenzio, nello stesso silenzio di coloro che ogni giorno ci hanno lasciato e ci lasciano, senza poterci rivolgere uno sguardo compassionevole, senza il sorriso di un saluto e senza il conforto dei “segni” della Fede.
Questa silenziosa sofferenza è certamente più atroce di quella in cui il pianto si manifesta con grida e lacrime . Il tempo non potrà mai cancellare il ricordo di questa immane tragedia!
Corigliano Rossano, 25 .09..2021. ( Franco Palmisano ).