Noi credenti siamo invitati a riscoprire nella Festa di San Giuseppe , l’ “Uomo del Vangelo”, che pur passando inosservato, esercita sempre, nella Chiesa di Gesù, , una presenza quotidiana, discreta e nascosta, ma sempre in sostegno e guida nei momenti di difficoltà.
San Giuseppe va venerato e invocato soprattutto quale speciale “Protettore” di coloro che, come Lui, sono costretti dalla sventura o dalla fame, a lasciare gli affetti del suolo natio per migrare a causa di guerre, odi, persecuzioni e miseria in cerca di una vita più dignitosa.
Noi tutti credenti allora apprendiamo da Lui ad “amare” la Chiesa fondata sulla Roccia del suo Gesù e di cui Lui è Custode Universale.
La Chiesa che , al suo interno genera padri ( genitori) e non padroni.
La Chiesa che non confonde autorità con autoritarismo, servizio con servilismo , confronto con oppressione, carità con assistenzialismo e che fa strada ai poveri senza farsi strada sui poveri.
La Chiesa che annuncia il Vangelo, proponendo amore misericordioso per tutte le creature, rifiutando violenze che distruggono il Creato.
La Chiesa sempre più ” chiesa”, che, anche nel nostro quartiere, è Testimone della Risurrezione, perché guarda al cuore di noi credenti e non alle nostre etichette e accoglie tutti ” come un Albero che non chiede agli uccelli da dove vengono e dove vanno, ma dà solo ristoro e poi li lascia volare via. . .” !
In tale Chiesa noi tutti credenti invochiamo e festeggiamo, non settariamente, la protezione del nostro Santo, perché mediante la sua intercessione noi tutti possiamo raggiungere quella pienezza di vita, che per la sua qualità è chiamata eterna, ma che per noi credenti è sempre dono del “Dio dei viventi” ai costruttori della Civiltà dell’Amore!
Corigliano Rossano 18.03.2023 ( Franco Palmisano).