Tanti cristiani, anche della nostra comunità in Corigliano Rossano, anche se battezzati o bazzicanti in ambienti parrocchiali,
nell’indifferenza esistenziale e di fronte a tanti eventi ecclesiali , osano esclamare : Cristo SI’ e Cristo NI’ ma Chiesa assolutamente NO!
Cristo SI’, perché Cristo, liberato da retorica devozionale e pietistica, suscita sempre tanta simpatia, in quanto Lui è stata una persona coerente, motivata, attenta alle sofferenze altrui e ha pagato con coraggio, fino alla sua morte in croce , le sue rivoluzionarie scelte di amore.
Lui ci ha rivelato la Presenza di un Dio ,che è, per noi, Genitore, che ama l’umanità, che esulta, che perdona , che guarisce e incoraggia e che guarda ai nostri bisogni.
Cristo anche, NI’, perché oggi, dopo tanti anni, non si riesce più a distinguere quanto il Cristo ha veramente detto e fatto e quanto poi i suoi seguaci hanno manipolato, aggiunto e stravolto il suo Messaggio.
Certe pagine del vangelo, redatte dagli Evangelisti, e rielaborate nel tempo dagli amanuensi, sono proprio frutto di tanta fantasia, soprattutto quando si fa cenno ai miracoli del Cristo, alla sua presunta resurrezione, alla sua pretesa di essere Figlio di Dio, per cui anche se si accetta la sua esistenza storica, lo si accoglie come un personaggio innocuo , inutile e forse anche sfigato.
La Chiesa , assolutamente NO, perché la Chiesa risulta, per tanti, un’istituzione che dice sempre no a tutte le cose belle della vita e si manifesta, a volte, come una organizzazione pseudo -mafiosa, fatta di preti e suore che vivono fuori del mondo reale e con problematiche irrisolte .
Storicamente la Chiesa ha fatto con violenza le Crociate, ha bruciate le streghe, con retrogrado oscurantismo ha fatto abiurare gli scienziati ed è sempre governata da cardinali, che vivono, da funzionari, in splendidi palazzi settecenteschi e girano il mondo vestiti come manichini del passato.
La Chiesa contemporanea poi è quella che manifesta contro le famiglie arcobaleno e che protegge qua e là i suoi chierici pedofili, i quali nonostante il Reddito di Cittadinanza dell’ otto per mille , pretendono, in nero, oboli per servizi sacramentali e cultuali e nelle celebrazioni eucaristiche esternano solo prediche noiose e moralistiche , nell’epoca dei “social”, quando, per un concetto, su Instagram o su Tik Tok bastano solo 20 secondi.
Ultimamente tutti noi, credenti e non credenti, ammiriamo il Successore di Pietro, Papa Francesco, il quale, venuto dai confini del mondo, sta scuotendo la stessa Chiesa a mettersi in discussione, riprendendo in mano il Vangelo, spronando quindi ad un “cammino Rivoluzionario”.
Noi cristiani da marciapiede avvertiamo una Chiesa in crisi, ma ci sentiamo sinceramente fortunati a ” restare cristiani” , quando ” in conversione” ritorniamo ad amare follemente quella Chiesa, Madre e Maestra, che, nonostante tante rughe, ci porta all’Incontro con il Cristo, il Salvatore e il Liberatore dell’umanità.
E’ vero! Si incontrano tanti cristiani, come noi, poco credibili e bislacchi, che scambiano la realtà del cristianesimo come una ” Pro Loco” di devoti , in cui vige prima il giudizio e poi il vangelo, o altri cristiani che si scontrano, a fatica, con bizantinismi teologici e con tattiche da” mobbing clericale ” da parte della gerarchia, o altri ancora che non disdegnano compromessi politici, poteri economici o che si fanno ammirare nella spettacolarità mediatica della stessa Chiesa.
Ma questa sensazione di fastidio che molti di noi provano nei confronti di questa Chiesa è per noi proprio un ” Dono” dello Spirito Santo, perché c’è in tutto questo solo una caricatura della Chiesa di Gesù.
La Chiesa “vera” è l’immensa Comunità di uomini e donne , i quali, sempre in ” conversione ( Mc,1,15)” costituiscono il Corpo Mistico di Gesù: è la comunione di tutti quelli che sanno veramente amare, di tutti quelli che si accorgono di chi è ferito ai margine delle strade del mondo e lo soccorrono; è il mistero dell’Agape e della Tenerezza di Dio, che si prende cura della fragilità dei suoi figli.
Se noi scrutiamo i Vangeli scopriamo che Gesù, nella sua vita tra i suoi, si è circondato di gente semplice , di persone fragili e ottuse e piene di pregiudizi nei suoi confronti, eppure con esse ha formato la sua ” Comunità”.
E’ lo Spirito Santo allora che illumina la nostra missione nella Chiesa, anche se non modifica la nostra natura di credenti, inviati nei nostri quartieri, a costruire, con Cristo e come Cristo, la Civiltà dell’amore, che si basa non sui valori dell’avere, del salire e del comandare ma sulla condivisione dei beni, sullo scendere e sul servire l’umanità.
Corigliano Rossano 16.10.2023.( Franco Palmisano).