Noi credenti siamo invitati, in preparazione alla Festa di San Giuseppe, a riscoprire il Santo, l’Uomo del Vangelo, che pur passando inosservato, esercita sempre, nella Chiesa , una presenza quotidiana, discreta e nascosta, ma sempre in sostegno e guida nei momenti di difficoltà.
Il ” Carpentiere di Nazareth ( Mt.13,55)”, ponendo fiducia nella Provvidenza, sa affrontare i problemi concreti della “Sua Famiglia”, esattamente come si fa in tante famiglie, anche nella nostra stessa comunità di Corigliano Rossano.
Sulla scia del Santo ci sono fra noi tante persone comuni che , ogni giorno, lontano dalla ribalta, con una vita laboriosa e silenziosa, infondono speranza e seminano corresponsabilità in ogni angolo dei nostri quartieri, in un prezioso servizio alla crescita umana e sociale .
San Giuseppe allora è da venerare, onorare e invocare da noi cristiani quale speciale Protettore di coloro che, come Lui, mossi dalla sventura o dalla fame, sono costretti a lasciare gli affetti del suolo natio per migrare, a causa di guerre, odi, persecuzioni e miseria in cerca di una vita più dignitosa.
Ma da Lui noi tutti credenti dobbiamo imparare a custodire ed “amare” la Chiesa del Dio dei viventi .
– quella Chiesa che, oggi, fa strada ai poveri, senza farsi strada sui poveri. . .;
– quella Chiesa che , al suo interno genera padri ( genitori) e non padroni;
– quella Chiesa che condanna gli ipocriti potenti nostrani che usano il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto esistenziale;
– quella Chiesa che non confonde autorità con autoritarismo, servizio con servilismo , confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, misericordia con distruzione del Creato;
– quella Chiesa che si prodiga di annunciare a tutti solo il Vangelo della Salvezza.
Corigliano Rossano 17.03.2024 ( Franco Palmisano).