Nella mattinata di ieri, presso il Tribunale di Rossano, una dignitosa e gloriosa resistenza è stata messa in atto, da parte degli Avvocati, dei Sindaci dell’intero comprensorio e della popolazione, affinché alcun fascicolo venisse traslocato altrove. Ore e momenti di tensione, davanti al presidio, si sono susseguiti all’arrivo dei Tir. Ad accoglierli una possente barriera umana che, con vigore, ha ostruito il passaggio agli operai della ditta appaltatrice di potersi recare verso l’ingresso principale del Palazzo di Giustizia.
Il forte sentimento di orgoglio e appartenenza a questa Terra, oramai depredata in ogni suo settore, si è elevato con forti cori di protesta nei confronti dei surrichiamati operai che, silenziosamente, hanno ritirato l’avanzata verso il Tribunale. La famigerata “riforma epocale” altro non è che un vero e proprio saccheggio attuato, da un Governo sordo alle istanze del suo popolo, a discapito della Città di Rossano e dell’intero Territorio sibarita. L’avulso contesto politico nazionale, teso a risolvere problematiche prettamente particolareggiate a detrimento dell’interesse generale, equivale al netto fallimento di una democrazia che vede un Parlamento eluso e piegato al cospetto del “dicta” del Capo dello Stato. Vogliamo ricordare a noi stessi che, da semplici nozioni di educazione civica, il Presidente della Repubblica altro non è che il garante della Costituzione e del sistema Stato. A tal proposito, la domanda sorge spontanea: ma se ogni due Giugno viene enfatizzata la festa della Repubblica in nome di principi fondamentali quali quelli della libertà, della uguaglianza, della fratellanza e della giustizia, come mai il Capo dello Stato preme affinché questa “riforma epocale” venga portata a termine? Dal canto nostro, recisamente, reputiamo che la nostra Nazione, vetusta in ogni compartimento, ha un impellente bisogno di essere rifondata sotto il profilo culturale in modo da poter dare spazio a nuove leve e apportare un netto cambiamento al sistema politico e sociale. Il nostro Territorio, dopo una serie di umiliazioni e saccheggi, deve trovare l’entusiasmo per uscire dalle macerie e rialzarsi in nome di una millenaria storia che affonda le sue radici culturali nell’antica e celeberrima isola ellenica. Giovane Italia Rossano, in conclusione, invita l’intera cittadinanza rossanese e della piana di Sibari a voler prendere parte alla resistenza per la permanenza del presidio giudiziario in questo vasto e farraginoso comprensorio.
Giovane Italia Rossano