La nostra Comunità Cristiana, che è in Corigliano Rossano, pur nella contingente presenza ancora della pandemia e nell’eco delle bombe di una guerra a noi vicina. sta celebrando liturgicamente la propria Fede nella Pasqua di Risurrezione.
Si legge negli Atti degli Apostoli che la testimonianza della Risurrezione del Cristo, nelle prime comunità, si doveva ad una realtà che tutti potevano toccare con mano, senza acrobazie teologiche o violenze intellettuali :”Nessuno infatti fra loro era bisognoso (At.4,33-35)”.
La Fede della Comunità dei Risorti in Dio ( Genitore!) non si vede da ostentati attestati di fedeltà all’Osservanza dei Comandamenti o alla dottrina della Chiesa e neanche dal rispetto della consuetudine di varie pratiche religiose , quali processioni, preghiere , penitenze e riti vari, ma solo dalla Capacità di curare la promozione e la liberazione umana di tutti nella condivisione dei beni, nel, come disse e fece Gesù:” Fate questo in memoria di Me (Lc.22,19)”.
Il Signore Risorto dona sempre Pace, cioè Vita a chi comunica vita (Gv.20,21). Più uno si dona agli altri e più permette a Dio di comunicargli vita e vita indistruttibile . Questa comunicazione di vita da parte di Dio è l’Esperienza della Risurrezione,
Il Regno dei Risorti in Dio non si fonda dunque sul potere degli egoismi e delle convenienze politiche o religiose , nel salire cioè più in alto per meglio comandare , ma nello scendere per servire liberamente e volontariamente l’umanità, “nel dare la vita per i propri amici (Gv.13,13)” per collaborare con Gesù e come Gesù alla Costruzione Solidale di una ” Nuova Creazione ( Mt.19,28) “, cioè la Civiltà dell’Amore.
Corigliano Rossano, 19.04.2022. (Franco Palmisano):